Adriano Ornaghi – Sao Paulo – Tessuti Italiani Le nostre qualità ed eleganza in Brasile

intervista di Paola Pacifici

Adriano OrnaghiAdriano, che curriculum di “eleganza”. Tu rappresenti tante importanti aziende italiane del settore? Sì, ho avuto l’opportunità di collaborare con queste aziende consolidandole nel mercato brasiliano (e poi dal 2009 nei mercati latino americani, cioè dal Messico all’Argentina), grazie alla nuova politica import/export del 1990 da parte del governo brasiliano con la nuova Repubblica (1985/86). Durante il regime militare era praticamente impossibile importare.

Quanto in Brasile i nostri tessuti sono conosciuti ed apprezzati? Come nel resto del mondo i tessuti italiani, particolarmente nella camiceria e drapperia, sono referenza di eleganza e qualità.

Consulente commerciale dell’Area Manager per il mercato Latino Americano, quale prodotto è più richiesto? Come detto sopra tessuti per camicia e abito/giacca, particolarmente per moda uomo.

Chi è un “direttore di filatura?” È il responsabile tecnico/industriale della filatura (industria che produce filati).

Adriano tu hai studiato all’”Istituto Tecnico Setificio Paolo Carcano” di Como, cosa si studia? Tutto ciò che concerne l’industria tessile in generale: le varie fibre (materie prime), i vari sistemi di filatura e tessitura (tecnologia e meccanica tessile), tintoria/finissaggio (chimica industriale) e disegno tessile. In particolare e specificamente l’industria della seta (specialità comasca), sin dalla coltivazione del baco (Bombix mori) e suoi similari artificiali (rayon, ecc.) e sintetici (nylon, ecc.). Casualmente, sin dal mio primo impiego, non ho mai lavorato con la seta naturale.

Quanto la moda, che oggi cambia rapidamente, influisce sui mercati dei tessuti? Totalmente e direttamente sulle collezioni ad ogni sei mesi.

Perché il “ramié” ed il lino sono definiti “fibre dure”? Le fibre di lino e ramié derivano dallo stelo o caule della pianta erbacea e non dal fiore o piuma come il cotone. Per cui, pur essendo fibre cellulosiche cioè chimicamente uguali al cotone, fisica o meccanicamente hanno caratteristiche ben distintinte dal cotone esigendo tecniche di produzioni specifiche. Per questo sono denominate in gergo tecnico “fibre dure”.

Nel consigliare un cliente, durante una vendita, cosa ti guida di più il tuo gusto “italiano” o “brasiliano”? Certamente italiano classico, considerando che in generale sono per capi formali o casual elegante.

Cosa va di moda  e che tessuti, quest’anno, a Sao Paulo, per l’estate e per l’inverno? Anche se le righe e quadri ben definiti stanno tornando, a Sao Paulo come in Sud America in generale ancora i falsi uniti, le microarmature o stampe e falsi quadri (sfumati).

La città con le signore ed i signori più eleganti? In Brasile certamente Sao Paulo!

Tanti anni di vita in Brasile, cosa c’è ancora dell’Italia e della tua Como, nella tua vita? Tutta l’essenza! Grazie al tipo lavoro che svolgo, è come se fossi in trasferta per il latino america (dal Messico all’Argentina) facendo punto in Brasile e rientrando in Italia minimo ad ogni sei mesi… Per quanto riguarda la mia storia comasca (Setificio), tra noi compagni di classe (siamo in 9) ci siamo sempre mantenuti in contatto e almeno due volte all’anno ci ritroviamo per una bella cena…