Matteo Mattia Gemignani a New York Giovane avvocato ed imprenditore di successo in Italia ed in America

intervista di Paola Pacifici

Avvocato Matteo, perché New York? Ci sono arrivato dopo aver fondato la mia prima azienda Global Investment Renewable (energia rinnovabile) nel 2008. Dopo esserci espansi in Romania, Sud Africa e UK, nel 2010 abbiamo aperto gli uffici a NY per il mercato USA.

Parliamo del tuo ultimo lavoro? Armadio.com è un e-commerce che unisce marchi moda indipendenti italiani direttamente al consumatore USA.

Sei stato Excutive Director di Global Investment? Ho fondato questa società nel 2008 assieme ad un amico ed ex collega.

Tante ed importanti esperienze in diversi studi legali all’estero nel campo finanziario, quale di quelle è stata la più significativa? Ognuna ha contribuito alla mia formazione. Dal primo lavoro all’ultima start up, ogni volta ho imparato a superare nuove sfide e nuove esigenze.

Ricevi la medaglia dell’ Università di Pisa quale “miglior studente nel corso di giurisprudenza”, l’inizio di una brillante carriera? Diciamo che è sempre un buon auspicio.

La tesi della tua laurea “il principio di ragionevolezza in materia contrattuale in alcuni ordinamenti contemporanei e nella tradizione storica”, cioè? Ho analizzato cosa significhi “ragionevole” in termini di diritto a partire dall’antica Grecia, attraversando la Repubblica/Impero Romano, epoca medievale, fino alla comunità europea.

Quanto le leggi europee influiscono nel mercato finanziario? Non è precisamente il mio campo di esperienza. Non saprei rispondere in modo adeguato.

Come sono differenti le leggi americane da quello italiane ed in che settori? Difficile sintetizzare la risposta. Diciamo che in generale tutto il sistema americano è costruito per aiutare l’impresa. Quello italiano è figlio di interessi molto diversi che spesso penalizzano l’impresa.

Oggi come deve essere un “buon avvocato”? In Italia è una professione molto difficile perché la teoria e la pratica purtroppo differiscono enormemente. L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di interpretare al meglio il ruolo di “rappresentante” del cliente, mediando e dialogando direttamente con la controparte e cercando di evitare il giudizio in tribunale.

Fra i tuoi tanti interessi,che sono nel “denso” curriculum, quale ti piace di più: il giornalismo, suoni il pianoforte, la tromba, sassofono, chitarra, hai il brevetto di sci alpino, di vela, di nuoto ed anche sei un sommelier? La musica sicuramente vince sopra tutto.

Dell’Italia, di Lucca, tua città natale, cosa hai portato e porti a New York? Porto la storia della nostra cultura che si manifesta in ogni ambito della vita quotidiana.