Nando Garozzo a Malta: Grand Lodge of Jerusalem 300 anni fa nasce la massoneria, con l'uomo e per l'uomo

Intervista di Paola Pacifici

Trecento anni fa nasce la Massoneria, perché?
Tra la fine del 1600 e la prima metà del 1700 l’Inghilterra sviluppò enormemente la sua politica mercantilistica costruendo un grande impero coloniale in competizione con la Francia e la Spagna. Dalle colonie tropicali (Caraibi, Sud America, India) importava materie prime per le proprie industrie e poi esportava i prodotti finiti; in questo modo la bilancia commerciale era favorevole alla madrepatria. L’Inghilterra impose alla Spagna il cosiddetto Asiento, cioè il diritto di trasportare nelle colonie spagnole 4800 schiavi ogni anno realizzando ingenti guadagni e permettendo alle compagnie commerciali di impadronirsi del monopolio del commercio in alcuni settori (soprattutto le spezie) e di imporre una politica di potenza militare in India. Nel corso del XVIII secolo, tutte le colonie nordamericane dal Canada alla Luisiana erano saldamente in mano agli inglesi; la stessa sorte toccava alla maggior parte delle Antille e nello stesso tempo venivano ridimensionate notevolmente le velleità coloniali della Francia in India. L’espansione coloniale poneva l’Inghilterra nuovi problemi relativi alla libertà di religione. I coloni francesi del Canada erano prevalentemente cattolici o ugonotti; così pure nelle colonie del caraibi o dell’India si incontravano civiltà e religioni diverse da quelle della madrepatria. In Canada gli ex coloni francesi poterono continuare a praticare la loro religione, la stessa tolleranza fu applicata nelle altre colonie. Durante tutto il corso del Seicento all’interno della stessa Inghilterra continuarono le agitazioni politiche, le rivendicazioni dei diritti politici e religiosi ed economici. Guerre civili furono combattute con una ferocia tale da sfociare nel regicidio e nella dittatura del Lord Protettore Cromwell. La data del 1688 segnò l’inizio della monarchia costituzionale inglese e di un sostanziale e stabile assetto politico-religioso. La data ufficiale della nascita della Massoneria è il 24 Giugno 1717. La ragione principale della costituzione di questo organismo culturale e formativo sta nel senso di responsabilità che ha animato un gruppo di persone di fronte ai compiti che una nazione avviata a diventare una potenza mondiale doveva assumere. Una domanda si imponeva alle persone che percepivano le grandi potenzialità di una grande nazione: quali valori, quali ideali bisognava proporre alle persone chiamate a occupare posti di responsabilità in tutti i settori della vita dell’umanità? Il problema che si posero i primi massoni potrebbe sembrare astratto e inefficace. Ma non fu così, perché il loro intento era universalistico, coinvolgeva le persone di tutti gli stati occidentali disponibili a dare il loro contributo. Lo sviluppo della Massoneria non fu lineare, fin dall’inizio vi furono contrasti, divisioni, finché nel 1815 le due obbedienze principali convennero di creare il nuovo organismo della Gran Loggia Unita d’Inghilterra, Gran Loggia Madre del Mondo.

La Loggia di Malta quando nasce?
Nasce nel 1966, fondata da Robert Powell con una bolla della Gran Lodge d’Inghilterra. Erano tutti inglesi e vivevano a Malta. In questa loggia siamo mille e ottocento fratelli sparsi in tutto il mondo. Attualmente il Venerabile è il dottor Josef Zammit una persona molto influente nella loggia. Gli italiani che ne fanno parete sono un centinaio tra medici, avvocati, commercialisti, industriali, professori con un’età media fra i 50 e i 60 anni, ma abbiamo anche fratelli illustri di 80 anni. Le nostre attività avvengono regolarmente a Malta con l’incontro tra fratelli che ogni volta ci arricchiscono spiritualmente aumentando anche sempre più il nostro sentimento di fratellanza che è il principale scopo ed l’importante fine dei principi della Massoneria nel mondo, che è sempre con l’uomo e per l’uomo.

Qual è secondo te il principio più importante della Massoneria?
Nonostante la molteplicità delle filiazioni e delle finalità particolare delle diverse obbedienze, sembra ragionevole affermare che la Massoneria possa essere definita “una libera associazione di uomini indipendenti, i quali non sono soggetti che alla loro coscienza, e s’impegnano a praticare un ideale di pace, di amore e di fratellanza”  (Principi Massonici, anteposti agli Statuti generali della Società dei Liberi Muratori…, Napoli   1820, Foggia, 1997). Inoltre, la Massoneria mira “al miglioramento e perfezionamento morale, intellettuale e materiale dell’umana famiglia, col mezzo dell’educazione dell’istruzione e della beneficenza moralizzatrice” ( Costituzioni generali del Grande Oriente d’Italia, Roma 1987, art. 1). In questi principi sono inclusi i valori concreti per i quali i grandi massoni hanno svolto il loro compito storico nel mondo occidentale: superamento dell’assolutismo in tutte le sue forme, superamento della società chiusa e della cultura che riversa sulle istituzioni politiche e sulle leggi civili i dogmi di una religione rivelata. La Massoneria non è atea, ma propone una forma di religione conforme alla natura umana. Una delle caratteristiche della Massoneria dei paesi latini è stato L’Anticlericalismo. Oggi questo atteggiamento sembra abbastanza superato, perché in realtà le chiese cristiane, anche quella cattolica, hanno assimilato nella pratica le proposte razionali della Massoneria e, stando alle affermazioni degne di fiducia, sembra che molti ecclesiastici aderiscano ad essa. Non dobbiamo dimenticare che le Costitutions of the Freemasons emanate dalla Gran Loggia d’Inghilterra  nel 1723, che divennero la guida ideale del mondo massonico, furono ideate e proposte da due pastori evangelici, i quali suggerivano una vaga idea di divinità, che nulla aveva a che fare con la teologia cristiana, la quale proponeva una ben definita idea di Dio fondata sulle parole e sulle parabole del Vangelo e sull’esempio di Gesù Cristo. Bisogna aggiungere che alla Gran Loggia di Londra si contrapposero sia la Gran loggia di York nel 1725 sia la Gran Loggia degli antichi massoni, sorta anch’essa a Londra nel 1751, le quali ritenevano che non ci fosse alcun contrasto fra i principi della Massoneria e il Teismo, cioè una concezione personalistica di Dio, conforme all’insegnamento tradizionale, in cui poter avere fiducia e a cui affidarsi. Nel 1815 si arrivò ad una sintesi: Il massone ha fede nell’esistenza di un Ente Supremo che è ordine, esigenza di armonia, di benessere, di sicurezza, e dà alle creature umane il compito di vincere, di opporsi al disordine, alla superficialità, a tutte le forze negative che creano infelicità e degrado.    

L’uomo massone, che cosa ha in più, un giovane massone spiritualmente affronta meglio le avversità  e le difficoltà della vita?
Sono più di sei milioni le persone che in tutto il mondo aderiscono ad una delle varie denominazioni della Massoneria. Non so quale è la percentuale di giovani che vi aderiscono, ma questo è un settore di cui bisognerebbe avere la massima cura. Nel mondo attuale, dove si sono perduti i punti di riferimento, la Massoneria è chiamata a svolgere un compito essenziale per la formazione della gioventù. Infatti essa è in grado di soddisfare ad una delle più profonde esigenze dello spirito umano, che è la sicurezza che deriva dal fatto di appartenere ad un gruppo di persone che ti aiutano, che ti liberano dalla solitudine, che ti formano alla responsabilità e ti rendono una persona autonoma, capace di donare ad altri quella sicurezza che tu hai costruito in te stesso. Il senso di appartenenza è uno degli elementi fondamentali dell’equilibrio e della saggezza della persona umana. Lo spirito umano non può diventare creativo se non è radicato in una tradizione di razionalità, di ottimismo, di fiducia, di esempi evidenti di riuscita nella vita. Al di fuori di questa struttura razionale, l’individuo viene travolto dalle illusioni, dallo scoraggiamento, da tutti quei meccanismi tortuosi di cieca istintività che fanno regredire al livello della pura animalità. Anche i grandi artisti sentono il bisogno di radicare la loro originalità e creatività nella luce dei geni che attraverso i secoli hanno illuminato le pieghe riposte dell’anima. Un filosofo greco scrisse: i confini dell’animo umano, per quanto tu voglia indagare, non li troverai. Purtroppo, oggi l’arte, la filosofia si soffermano nell’analisi e nella descrizione del tormento della vita, della miseria della vita. Sembra che manchino le risorse interiori per affermare il valore della vita, la forza della moralità e della buona volontà. La riuscita nella vita non dipende da una illuminazione mistica o da una attesa passiva di tempi migliori, ma dalla formazione umana che coinvolge gli aspetti culturali e morali. E la Massoneria svolge questo compito a beneficio dei suoi adepti; ogni appartenente alla Loggia è aiutato a sviluppare la parte migliore di sé e a prendere coscienza del valore della personalità umana.

Moltissimi personaggi nel mondo sono stati dei massoni, hanno lottato per il loro popolo, hanno contribuito in modo positivo al loro miglioramento sociale. Hanno dato con il loro genio opere importanti ed indimenticabili. Quindi essere massoni vuol dire amare l’uomo?
Colui che aderisce alla Massoneria non resta chiuso in se stesso, ma viene educato e formato a guardarsi attorno, ad essere sensibile di fronte alle sofferenze altrui, a promuovere le cause meritevoli di sostegno sia a livello teorico che pratico. La Massoneria accoglie persone appartenenti a qualunque gruppo etnico, a qualunque religione, purché facciano propria la regola fondamentale, che così si può sintetizzare: essere uomini buoni che fanno del bene.

Il vostro “ fine ultimo .. è “?
Bisogna sviluppare di più il settore mediatico, soprattutto far conoscere le personalità appartenenti alla Massoneria che nel corso dei secoli hanno contribuito al progresso dell’umanità. Le potenzialità dei siti internet devono essere valorizzate.

La “tolleranza” è uno dei principi di forza della Massoneria. Con più tolleranza il mondo andrebbe meglio?
La nascita e l’affermarsi del Protestantesimo in tutte le sue varie forme diedero origine a nuove forme di violenza che si concretizzarono in Europa in guerre distruttive lungo il corso del XVI* e XVII* secolo nelle quali le differenze religiose esercitavano un ruolo determinante. Anche l’Inghilterra subì le rovinose conseguenze dell’odio che opponeva anglicani, calvinisti e cattolici e altri movimenti apocalittici. La conquista del concetto di tolleranza religiosa fu il faticoso risultato di filosofi illuminati, come JOHN LOCKE (1632-1704) ed altri illustri rappresentanti della coscienza morale. La Massoneria sorse anche per difendere e consolidare l’attuazione pratica della tolleranza religiosa e la libertà di pensiero. Nel corso degli ultimi tre secoli ha svolto questo compito in modo sostanzialmente coerente. Oggi la Massoneria è chiamata a impegnarsi di più in questo settore della politica internazionale di fronte all’affermarsi, anche in Europa, di un nuovo totalitarismo, dopo quello nazista e comunista, il totalitarismo religioso-morale-politico dell’Islam. Questa nuova barbarie sta invadendo l’Europa, ma non sembra che il pericolo sia percepito. Sicuramente a Bruxelles sono molti i Massoni che dirigono la politica europea (non dimentichiamo che l’inno ufficiale dell’Europa è stato composto e musicato da due illustri massoni, Friedrich von Schiller e Ludwig van Beethoven. F. von Schiller nel 1785 scrisse l’ Ode alla Libertà  appositamente per il cerimoniale interno delle logge massoniche. I versi celebravano il nascente Liberalismo visto come la scintilla che avrebbe acceso il fuoco della fratellanza massonica universale. In seguito Schiller diede un altro titolo alla sua ode, che divenne “Inno alla gioia”. Nel 1824 Beethoven musicò quei versi e li inserì nella parte finale della Nona Sinfonia dando un successo e una risonanza universale all’Ode di Schiller). Oggi il nemico da combattere non è il Cristianesimo, che ormai si è piegato alle esigenze della civiltà, ma è l’Islam che negli ultimi tre secoli non ha contribuito per nulla al progresso dell’umanità. Non è una religione di pace, basta esaminare la sua storia; come nei secoli passati ancora ai nostri giorni, Sunniti e Sciiti, nelle loro varie forme, si affrontano ferocemente distruggendo intere nazioni. Le distruzioni dei terroristi sono ben povera cosa di fronte allo scontro e ai bombardamenti degli eserciti dell’Arabia Saudita, della Siria, della Turchia etc. Come mai i Massoni che condizionano la politica europea non percepiscono il pericolo e si fanno promotori di una invasione di questa barbarie? La presenza discreta ed embrionale della Massoneria ha prodotto alcuni frutti positivi nell’Africa del Nord, ma ci si aspetta un maggiore impegno a livello europeo e internazionale.

Quanto i  principi massonici entrano  nella vita di tutti i giorni e quale Paese al  mondo è più “massonico”?
I principi massonici entrano nella vita di tutti i giorni quando non si resta arroccati nelle vecchie battaglie meritevoli del passato, ma si percepiscono i nuovi bisogni dell’umanità e si lotta per dare risposte più adeguate. Inoltre il massone ha cura dei giovani meritevoli, favorisce la cultura perché senza una base culturale la persona non ha una visione più completa della realtà. Sotto questo aspetto la nazione “più massonica” è gli Stati Uniti, sia perché essa è sorta dopo una lotta per rivendicare la libertà di un popolo a determinare il proprio destino e le proprie scelte e sia perché dopo avere ottenuto l’indipendenza e l’autonomia è stata capace, attraverso lotte e anche sanguinosi conflitti, di affermare uno dei principi fondanti della Massoneria, cioè l’uguaglianza di tutti gli uomini, a qualunque razza e religione appartengano e la tolleranza reciproca. Inoltre, in questa nazione i giovani meritevoli, anche se poveri, trovano più facilmente un sostanziale aiuto economico a proseguire i loro studi anche fino ai più alti livelli. Inoltre questa nazione ha il merito di sapersi meglio adattare alle nuove situazioni che si vengono a creare. Non resta vittima della ideologia, ma è capace di piegarsi in modo pragmatico alla realtà esistenziale, tenendo sempre presenti i valori della Massoneria.

Cosa significa “ uomo libero e di buoni costumi?
Essere uomo libero e di buoni costumi significa capacità di adeguare le proprie scelte a ciò che è ritenuto il vero bene del prossimo e dell’umanità. Non può essere libera una persona dominata da istinti di violenza, di sproporzionato egoismo, priva del senso della propria dignità. Naturalmente, questa libertà suppone una formazione, suppone l’inserimento in una tradizione radicata nelle dottrine e nell’esempio di uomini che hanno illustrato la Massoneria in tutti i settori della vita civile: la filosofia ( es. G. A. Fichte, Herder….), l’arte (es. Beethoven), la politica, la filantropia, etc. La libertà suppone una formazione, una acquisizione di sentimenti retti, una capacità di valutare razionalmente il senso delle proprie scelte e la responsabilità. Le scelte importanti della Massoneria non possono essere affidate ad un impulso soggettivo di una volontà singola.

Per un massone come dovrebbe essere il  mondo e l’uomo?
Come dovrebbe essere il mondo! Uno dei principi fondamentali della Massoneria è il cosmopolitismo. I sei milioni di aderenti alle varie denominazioni massoniche appartengono a tutte le nazioni del mondo. Di conseguenza, l’auspicio è che tutti i popoli possano essere garantiti nei loro diritti fondamentali. Più di metà dell’umanità vive sotto il dominio di regimi autoritari, violenti, che non conoscono alcun principio di tolleranza e di sviluppo civile. L’O.N.U., la cui costituzione accoglie sostanzialmente tutti i principi della Massoneria, è un organo quasi inutile e controproducente. Non riesce a fermare massacri e violazioni dei più elementari diritti umani Governi feroci e privi di qualunque titolo di merito guidano Commissioni internazionali che dovrebbero garantire il rispetto delle libertà democratiche! La Massoneria sente il dovere di contribuire con maggiore incisività al superamento di questa irrazionalità tuttora imperante.

 

Tra i massoni famosi italiani storici troviamo:

Costantino Nigra

Francesco Crispi

Giuseppe Garibaldi

Giuseppe Zanardelli

Giuseppe Zanardelli

Ettore Ferrari

Ettore Ferrari

Giovanni Amendola

Giovanni Amendola