Porto la “Negrini Salumi” in Spagna nel 1986. Mi sento “ambasciatrice” dell’enogastronomia italiana. In Spagna identificavano con la parola mortadella il “chopped”. Negrini Salumi è l’unica azienda italiana che può produrre l’autentica mortadella di Bologna con il marchio Bonfatti ed è presente in tutti gli Eataly d’Italia.
intervista di Paola Pacifici
Complimenti Nicoletta, cosa si prova a ricevere dalle mani del nostro Ambasciatore Sebastiani un riconoscimento come quello di “ Ufficiale della Stella d’Italia”? Un sentito ringraziamento per l’importante riconoscimento conferitomi dall’Ambasciatore Pietro Sebastiani. Mi rende particolarmente orgogliosa riceverlo non solo, come italiana che lavora e vive in Spagna, ma anche come imprenditrice. Con la mia azienda e con la presenza dei nostri prodotti italiani su un mercato straniero. Prodotti riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo.
Sicuramente meritatissimo considerando la tua traiettoria professionale. Raccontaci la tua storia? Dopo la laurea all’università di Bologna (cum laude, sono orgogliosa di dirlo) in economia e commercio comincio a lavorare per l’azienda di famiglia occupandomi dei mercati esteri fra i quali la Spagna nel 1986, quando entrò nella Comunità Europea. Partecipai, nello stesso anno, alla prima edizione della Fiera Alimentare di Barcellona, con un solo catalogo, un solo listino prezzi, e la “mortadella”. Lì organizzai il primo distributore di Salumi Negrini, nel 1990 fondai la società di Negrini s.l. con sede a Madrid. Vendevo i nostri prodotti alle catene di supermercati più importanti, come il Corte Ingles ed anche ai ristoranti. Nel 1999 trasformai la società in importatore e distributore di tutti i prodotti alimentari e vini italiani, chiudendo contratti di rappresentanze esclusive con più di 150 aziende italiane. Nel 2000 aprì la Negrini Portogallo. Nel 2004 organizzammo un nuovo magazzino a Madrid e nel 2012 anche a Barcellona.
Cosa significa, per te, attraverso i tuoi prodotti, portare la nostra cultura? Mi sento “ambasciatrice” dell’enogastronomia italiana, che rappresenta la nostra storia, la nostra cultura e le nostre radici. Da un prodotto alimentare, dalle sue zone di produzione si capiscono le origini di quella regione, dei loro abitanti e della cucina.
Per te è molto importante che gli spagnoli conoscano ed apprezzino la “Marca Italia”? Con quali prodotti la tua azienda è sul mercato spagnolo? Il primo prodotto è stata la mortadella. Non fu facile, il problema era che in Spagna identificavano con la parole mortadella il “chopped”, composto solo da grasso macinato e colorante rosa. Un prodotto non di qualità e di prezzo molto basso. L’autentica mortadella di Bologna e in particolare quella prodotta da Negrini è fabbricata solo con spalle (75%) pancetta e guanciale senza conservanti né coloranti, questo è di alta qualità e naturalmente ad un prezzo più alto di un “chopped”. Negrini Salumi è l’unica fabbrica italiana che può produrre l’autentica e classica mortadella di Bologna con il marchio Bonfatti ed è presente in tutti gli Eataly d’Italia. Solo attraverso la degustazione e con le spiegazioni della diversità del prodotto siamo riusciti a mettere sul mercato spagnolo la nostra mortadella. Continuiamo con la “perseveranza gastronomica” per conquistare tutto il mercato. Ai miei fratelli ho chiesto di creare una particolare ed unica mortadella, “la mortadella Negrini al tartufo”. Il tartufo nero delle colline di Bologna. Questo ci ha consentito di far apprezzare il prodotto Negrini come un “cortes nobles del cerdo”, in quanto sarebbe stato assurdo aggiungere del costoso tartufo a un prodotto di bassa qualità. Dopo 4 anni la mortadella con il tartufo nero è un successo ed io la considero “la mia bambina”. Fra i tanti prodotti che abbiamo lanciato in Spagna c’è il vino Sangue di Giuda nel 2002, è un a piccola, quasi sconosciuta d.o.c. dell’oltre Po Pavese, che in Italia si utilizza solo come vino da dessert. Ho pensato che era il momento di dare un alternativa al già conosciuto Lambrusco rosato amabile, grande successo degli anni novanta, gli spagnoli si sono così ritrovati in un “tinto de verano”. Il Sangue di Giuda fa parte della stessa categoria del “soft bevarage” leggermente alcolico, un vino giovane e frizzante rosato o rosso a bassa gradazione alcolica (5-6 gradi) da bere freddo, proveniente da uva bonarda. È più “vino” rispetto al lambrusco, cioè ha più corpo e consistenza. L’altro grande successo fra gli spagnoli è “la burrata”. La Negrini si è specializzata e la importa dall’Italia ogni settimana. Più di dieci i tipi (con ciuffo, senza ciuffo, con diverso contenuto di panna più liquida o più consistente etc.). Questi sono alcuni dei “nostri successi”.
La crisi ha influito, influisce, sulla vendita dei nostri prodotti o il loro mercato, considerando l’alta qualità, rimane invariato? La crisi non ha influito sulle vendite. La nostra filosofia è l’importante relazione fra qualità e il prezzo, la qualità non sempre è cara. Il cliente va meno al ristorante, però quando va, la sua scelta è sempre per la qualità. I ristoranti che non hanno subito la crisi sono quelli che hanno fatto questa scelta, qualità-prezzo. Nonostante il momento difficile stiamo vedendo l’incremento di vendita dei prodotti gourmet delikatessen nei supermercati, alternativa dei consumatori, in quanto optano in questi momenti a ricevere gli amici in casa.
I tuoi clienti sono i ristoranti italiani e spagnoli, c’è una differenza di acquisto di prodotti fra i due? La cucina italiana sta entrando sempre più nelle case dei spagnoli, sono molti attenti alla giusta relazione qualità-prezzo, bisogna educare i ristoratori ed il consumatore finale. Ci servirebbe più appoggio da parte delle istituzioni italiane. Nel mio piccolo ho creato, con la chef toscana Enrica Barni, la “Accademia del gusto”, un progetto non a fine di lucro, ma per divulgare la cultura enogastronomica italiana in Spagna e Portogallo. La Negrini ha investito molto nel progetto e mi auguro di poter continuare a sostenere da soli questo investimento. Certamente non è stato facile mettersi in un mercato straniero 20 anni fa. Ma fare le cose bene e la grande passione alimentare che mi scorre nelle vene da tre generazioni, mi hanno aiutato nella attività spagnola della Negrini.
Ma tu non sei solo una “brava ed instancabile” imprenditrice ma sei sempre presente in tutti gli eventi benefici a favore dei nostri italiani, quindi un sentimento altruistico, è vero che quando si vive all’estero ci si sente “ancora di più italiani”? Quando si è lontani dalla propria patria si riesce meglio a valutare le capacita ed i punti di forza del proprio paese. Sono cosciente di voler e dover aiutare le persone meno abbienti e specialmente, in questo momento, quelle più colpite dalla crisi. Mi convinco sempre più che ancora oggi il senso di solidarietà sociale è un valore molto importante.
Tuo figlio Giovanni è sempre accanto a te “ lavorativamente parlando” da quando era molto piccolo. Volevi che vedesse e capisse quanto sia importante e doveroso lavorare bene e capire il vero valore del lavoro? Si. Ritengo che, così come hanno fatto i miei genitori, l’esempio di ogni giorno è la più efficace e duratura forma di educazione. Sono sicura che Giovanni trasmetterà tutti quei sentimenti che io ho dato a lui anche ai suoi figli.
Oggi con il tuo attestato e da imprenditrice, che messaggio vuoi mandare ai nostri connazionali, ai giovani che cominciano ora il loro cammino aziendale in un Paese in difficoltà economica? I giovani devono studiare di più, apprendere di più le lingue straniere e trovare piacere nel lavoro che scelgono. Appassionarsi alla loro attività, farlo seriamente e con onestà sono le basi per arrivare ai buoni risultati economici. Molto importante sono le esperienze lavorative nei paesi stranieri, è la così detta “gavetta”.
Grazie Nicoletta, per essere anche tu un ennesimo “Orgoglio Italiano”.