Alessia Putin Ghidini: l’Avvocato italiano con e per il “Rearme Occidental” "El Rearme Occidental. Un nuevo impulso al orden liberal"

Intervista di Paola Pacifici

Avvocato, ha presentato a Madrid, dove vive, il suo ultimo libro “El Rearme Occidental”? Che cos’è?

Sì, ho presentato a Madrid, dove vivo, il mio ultimo libro, “El Rearme Occidental. Un nuevo impulso al orden liberal”. La presentazione si è tenuta il 9 maggio, in occasione della Giornata dell’Europa, presso la Reale Accademia di Scienze Morali e Politiche, un luogo di grande prestigio e rilevanza accademica e istituzionale. All’evento hanno partecipato ambasciatori, politici e accademici di primo piano: Stefano Sannino, Javier Rupérez, Emilio Lamo de Espinosa e María Crespo, oltre al presidente della Reale Accademia, Benigno Pendás e al Presidente del Senato spagnolo, Pedro Rollán. El Rearme Occidental è un saggio che offre una valutazione critica e approfondita del panorama geopolitico europeo contemporaneo. Analizzo le complesse sfide che l’Unione Europea deve affrontare nelle sue relazioni con la NATO e l’ONU, sottolineando la necessità di una maggiore integrazione tra gli Stati membri per rispondere efficacemente alle minacce globali e alle nuove dinamiche internazionali. Il libro affronta temi come la crisi energetica dopo l’invasione russa dell’Ucraina, la crescente autonomia difensiva che l’Europa deve assumere, il ruolo della UE nell’ordine globale e la necessità di riforme istituzionali e industriali per rafforzare la posizione europea nel mondo. Attraverso un’analisi documentata e rigorosa, che deriva dalle ricerche della mia tesi dottorale, propongo che solo una maggiore integrazione politica, economica e di difesa potrà garantire all’Europa un ruolo da protagonista nello scenario internazionale, specialmente in un’epoca di crescente polarizzazione e instabilità globale. Il titolo (Rearme) ora é al centro del dibattito sociopolitico perché la UE, mesi dopo la pubblicazione del libro, ha chiamato il suo piano di difesa “Rearm Europe”. 

Quanto il “Rearme Occidental” influisce  sulle nazioni europee e principalmente su chi?

Il “Reame Occidental” – come lo intendo nel mio libro – rappresenta quell’insieme di valori, istituzioni e alleanze che hanno storicamente definito l’Occidente: democrazia liberale, stato di diritto, libertà individuali, cooperazione multilaterale e difesa collettiva. Oggi più che mai, questo sistema influenza profondamente le nazioni europee, ma il suo impatto non è omogeneo: riguarda soprattutto i Paesi dell’Unione Europea e della NATO, cioè quelle nazioni che hanno scelto di condividere un destino comune all’interno dell’ordine liberale internazionale. L’Europa deve rafforzare la propria autonomia strategica, trasformando la sua forza economica e tecnologica in leva politica e diplomatica, per non rischiare di restare una pedina su una scacchiera dominata da giganti come Stati Uniti, Cina e Russia. In questo senso, il mio libro sottolinea che il futuro dell’Occidente si gioca principalmente in Europa, e che sono le nazioni europee, in particolare quelle più integrate nel progetto comunitario, a dover guidare questo nuovo impulso all’ordine liberale.

A chi è rivolto, e che cosa dovrebbero imparare?

“El Rearme Occidental” è rivolto a un pubblico ampio e trasversale: cittadini europei, studenti, accademici, policy maker, ma anche chiunque sia interessato a comprendere le sfide che l’Occidente e l’Unione Europea stanno affrontando oggi. Il libro nasce proprio dall’esigenza di portare fuori dall’ambito accademico una riflessione profonda e accessibile sul futuro del progetto liberale europeo, offrendo strumenti di analisi e proposte concrete per il dibattito pubblico. Quello che i lettori dovrebbero imparare è, innanzitutto, a riconoscere il valore e la fragilità dell’ordine liberale occidentale. L’obiettivo è risvegliare una nuova consapevolezza: viviamo nello spazio più libero e prospero del mondo, ma questo equilibrio è minacciato da una “tríade oscura” composta dalle idee populiste di decrescita, vittimismo e coscienza punitiva, cioè da quelle correnti populiste che rischiano di minare le basi stesse della nostra democrazia. Il libro invita a: Recuperare l’autostima collettiva dell’Occidente, riconoscendo la sua capacità storica di autocorrezione e progresso sui diritti umani, l’uguaglianza e la libertà. Sviluppare e praticare il pensiero critico, inteso come capacità di analisi e sintesi, fondamentale per non cadere nei meccanismi di manipolazione ideologica e polarizzazione. Comprendere la necessità di riforme profonde nelle istituzioni politiche ed economiche europee: dalla UE alla NATO, fino all’ONU, per affrontare le crisi attuali e future con pragmatismo e visione. Scegliere politiche pragmatiche e meno ideologiche, che sappiano rispondere alle sfide della globalizzazione, della sicurezza, dell’energia, dell’industria e della finanza, rilanciando un capitalismo di stampo umanista. In sintesi, “El Rearme Occidental” vuole essere una guida per riconoscere i pericoli dell’autodenigrazione occidentale, per difendere e rinnovare il progetto europeo e per imparare a essere cittadini più consapevoli, critici e responsabili.

L’Italia e la Spagna dove sono?

L’Italia e la Spagna hanno un ruolo fondamentale perché sono storicamente alla base del progetto europeo.  L’Italia grazie all diritto romano, la potenza unificatrice della Chiesa e il rinascimento. La Spagna con la prima globalizzazione grazie alla monarchia cattolica e la scuola di Salamanca, culla delle idee liberali e del diritto internazionale.

Lei ha studiato e ha fatto importanti esperienze in America?

Ho vissuto molto tempo negli USA e ho avuto la fortuna di fare esperienze uniche. L’ultima nell’Universitá di Harvard, invitata dalla Fondazione Rafael del Pino per due anni consecutivi a partecipare nel Global Leadership Program. Durante il programma ho avuto occasione di scambiare opinioni e idee con premi nobel, secretari di sicurezza, politici e professori. Precedentemente vissi in California per diversi anni e piú tardi ottenní un Executive MBA nella School of Business della Kansas University. Considero gli USA la mia terza casa, dopo Italia e Spagna. Ci vado molto spesso, passo lunghi periodi visto che mantengo amicizie ed affetti e anche per motivi professionali.  

Master  in analisi e prevenzione  della corruzione cioè?

In universitá mi occupo  delle lauree in Diritto e anche in Relazioni Internazionali. Le mie specialitá sono la  Politica Estera, il Diritto Internazionale e l’ Unione Europea. Invece nei master insegno a politici ed alti funzionari o a chi desidera diventare avvocato accedendo alla professione forense, numerose materie collegate alla funzione pubblica, tra le quali trasparenza e negoziazione. 

Fra tante esperienze quale  quelle più significative  da un punto di vista lavorativo?

Combinare la mia esperienza nel settore privato nell’azienda familiare, l’universitá e la mia consulenza per organismi sovranazionali come la Commissione Europea, nel settore pubblico,  mi offre una visione multidisciplinare a 360º gradi della realtá.  Ora, la pubblicazione dei miei libri mi sta dando enormi soddisfazioni. Nei libri posso sintetizzare tutto quello che imparo nelle diverse aree professionali. Combino lunghi viaggi per conoscere nuove realtá di prima mano e scrittura. I viaggi sono la mia ispirazione. 

Come è cambiata oggi la figura dell’avvocato?

Sta cambiando radicalmente con l’entrata dell’ Intelligenza Artificiale. Sará una vera rivoluzione.

Che differenze fra le leggi italiane, spagnole ed europee, sono differenze dovute alla cultura e alla storia dei due Paesi?

Abbiamo in comune il diritto romano, alla base. IUS COMMUNE. Ci sono ovvie differenze, specialmente in certi ambiti como il diritto del lavoro, ma con le direttive UE si cerca una certa armonizzazione a livello UE. La storia e la politica sono alla base delle differenze legali. 

Con il suo libro “Rearme Occidental” che messaggio vuol dare?

Un messaggio di speranza. L’UE non é perfetta ma non abbiamo altra scelta. Qualsiasi paese membro, per grande che sia la sua storia o la sua economia, non ha nulla da fare fuori dall’UE. Siamo troppo piccoli rispetto a giganti come USA e Cina. Dal punto di vista geopolitico dobbiamo correggere gli errori dell’UE se vogliamo preservare la nostra societá occidentale. Il luogo al mondo dove si rispetta di piú la libertá, l’uguaglianza e la solidarietá. La UE ci ha donato il periodo piú lungo di pace e prosperitá della nostra storia. Non dimentichiamolo.

(sin.) Javier Rupérez diplomatico e politico, Benigno Pendás Presidente Academia Madrid, Pedro Rollàn Presidente Senado