Fiorella Galgano: “60 anni di Made in Italy” nel mondo ROMA - La figlia Alessia: mia madre e la sua passione per la moda italiana

Intervista di Paola Pacifici

Fiorella Galgano con l’Ambasciatore d’Italia in Messico Roberto Spinelli e la moglie

Alessia, figlia di Fiorella Galgano, indossatrice, giornalista di moda ed anche famosa per la sua importante mostra “60 anni di Made in Italy”. Attraverso di te vorrei avere i suoi pensieri, le sue idee e la sua genialità che tutti apprezzano e ricordano. Come nasce la mostra e perché?

Mia madre ha iniziato il suo percorso professionale, da giovanissima, quando ancora ragazza inizia a sfilare per i sarti di alta moda. Erano gli anni’60 e le sartorie romane erano famose in tutto il mondo per vestire le attrici hollywoodiane che venivano a Roma per girare i grandi kolossal negli studi di Cinecittà. In quel periodo lei ha l’opportunità di conoscere ed apprezzare l’alta artigianalità della moda italiana ed assorbe i concetti di stile, eleganza e buon gusto direttamente dai grandi sarti. Da qui è iniziata una grande passione per la moda. Con la nascita del pret-à-porter decide di percorrere la strada del giornalismo descrivendo il mondo della moda ed i suoi protagonisti che conosceva così bene e con cui ha sempre mantenuto ottimi rapporti. Agli inizi degli anni’90 girando il mondo per le varie settimane della moda si rende conto che anche se i nomi dei grandi stilisti italiani sono conosciuti ed amati ovunque, molto poco invece si conosce della loro storia e della trasformazione che la moda italiana ha avuto a partire dalla sua nascita, negli anni’50. Decide quindi di raccontarlo lei stessa, attraverso questa mostra di abiti storici, selezionati in modo da ben rappresentare lo stile inconfondibile dei principali protagonisti della moda italiana. Un modo per raccontare come ciascuno di loro si è affermato e perché, con aneddoti, immagini di vita personale e professionale. Così è nata quindi questa esposizione, costruita attraverso materiale di archivio (non solo abiti ma anche accessori) da lei collezionato nel tempo ed a volte donato dalle stesse case di moda.

In che Paesi del mondo la mostra è stata accolta con molto apprezzo e quelli che amano di più la “Marca Italia”?

La moda italiana è veramente molto amata in ogni parte del mondo, così come la sua cultura italiana di cui la moda non è altro che un’espressione. La capacità manuale, la creatività, i riferimenti artistici, il gusto estetico, l’armonia sono tutte caratteristiche che appartengono al DNA italiano e che si riflettono sia su un oggetto di arredamento che su un abito o su un’automobile “made in Italy”. Il marchio italiano è ovunque sinonimo di qualità e bellezza.

Il Made in Italy è per l’Italia una presentazione del nostro lavoro ed ingegno che tutto il mondo ci apprezza. Quale era ed è il motivo?

Gli italiani sono sentimentali ed in ogni cosa che realizzano non mettono solo il cervello, ma soprattutto il cuore ed il sentimento. Questo viene riconosciuto dalle persone. Si crea da subito un legame speciale tra l’abito realizzato da uno stilista italiano e la persona che lo indossa perché questa sente di comunicare verso l’esterno un messaggio di bellezza.

Secondo “Lei,” quali sono i settori  più apprezzati?

Il valore del “made in Italy” è senz’altro apprezzato in tutti i settori in cui vi è l’impiego di creatività. Dalla moda al design, dall’enogastronomia alla musica, dall’arte al turismo.

A che tipo di donna straniera piace la moda italiana e come è cambiata nel tempo?

La moda italiana è rappresentata da stili così diversi e variegati che è difficile trovare una tipologia di donna, per cultura o posizione sociale, che non riesca ad apprezzarla. La moda non è altro che espressione dei tempi e della società in un determinato momento storico e quindi anche quella italiana ha seguito o a volte perfino anticipato il cambiamento nel gusto e nel concetto di eleganza delle persone.

Qual’ è lo stilista italiano più conosciuto al  mondo e per il quale tua madre sfilava più volentieri e perché?

Mia madre ha sfilato principalmente per i sarti di alta moda, i quali per la maggior parte ormai non sono più tanto conosciuti. I brand italiani noti attualmente al livello internazionale sono soprattutto quelli di pret-à-porter. E sono ancora tantissimi. Da Armani, Versace, Prada, Salvatore Ferragamo, Dolce & Gabbana….ai più giovani Riccardo Tisci, Giambattista Valli, Pierpaolo Piccioli…solo per citarne alcuni

Cosa pensava Fiorella Galgano della moda di oggi, quale moda vedeva per la  donna  futura?

Le piaceva la possibilità per le donne moderne di mescolare un capo non eccessivamente costoso, seppur sempre ben fatto, con un pezzo di alta moda. Guardava però con sospetto le cosiddette “influencer” perché troppo condizionate da uno scopo pubblicitario e commerciale.

Cosa le piaceva indossare, quale era la sua moda, ha mai disegnato abiti e che stilista sarebbe stata?

E’ stata indubbiamente una donna molto elegante, con un suo stile ed una sua personalità. Non era condizionata dall’abito piuttosto il contrario. A volte partecipava nella creazione di un abito di sartoria, facendo alcune richieste specifiche al sarto.

Che cosa ha insegnato a te nelle moda e della moda?

Mi ha sempre detto che nella scelta dell’abito da indossare bisogna avere rispetto delle forme del corpo e dalla propria personalità. Non si può indossare di tutto. Piuttosto bisogna capire cosa riesce a valorizzare la propria persona, inclusi i difetti. E soprattutto tenere a mente l’occasione per cui si sceglie di indossare un certo abito.

Si dice che la vera eleganza non è “ farsi notare” ma “ farsi ricordare”

E’ senz’altro così, ma è anche collegata con un concetto di armonia ed equilibrio che la nostra personalità riconosce e riesce ad esprimere.

Da destra Fiorella Galgano con Anna Fendi, Raffaella Curiel e alcune rappresentanti del governo malese