Francesco Cessel: ingegnere, la 3D e la pallacanestro Un italiano, le sue passioni ed il suo futuro

Intervista di Paola Pacifici

Un italiano, le sue passioni ed il suo futuro

Francesco, laureando in ingegneria, in che settore e perché si sceglie questa facoltà?

Ormai l’ingegnere può lavorare in qualsiasi settore economico, dai settori più tecnici come per esempio l’automobilistica, la costruzione e la sempre più importante informatica e data analysis ai settori meno tecnici e più “personali” come amministrazione a management.

Come è cambiata ed in che cosa l’ingegneria ed il modo di fare l’ingegnere?

Il modo di fare l’ingegnere non è cambiato molto dall’inizio del XVIII secolo, l’obbiettivo principale è sempre stato, e continua ad essere quello di risolvere problemi considerando le limitazioni sia economiche che fisiche. La maggiore differenza sono gli attrezzi utilizzati oggi giorno che facilitano il  lavoro dell’ingegnere come per esempio, i computer, programmi CAD e CAM che permettono sviluppare più rapidamente ed efficientemente anche i programmi di simulazione come per esempio ANSYS Worckbench e FEATool Multiphysics che permettono studiare oggetti e strutture complesse senza dovere spendere soldi per la sperimentazione in laboratorio.

L’ingegneria italiana, quella europea ed internazionale. Quali le differenze?

Ci sono poche differenze tra l’ingegneria italiana, europea ed internazionale, questo è dovuto al fatto che nel mondo ingegneristico si tende a standardizzare i processi produttivi, le norme  di sicurezza e le forme di misura, le differenze più distintive che si possono notare tra paesi sono la filosofia di produzione e sviluppo e le unità di misura utilizzate.

E la spagnola con quella italiana?

Come si è detto prima ci sono poche differenze, sopratutto tra paesi così simili sia culturalmente che politicamente come l’Italia e la Spagna.

La vita di un ingegnere come deve essere, tutto perfetto?

Non è esattamente necessario che sia tutto perfetto nella vita di un ingnegnere, sia nella vita privata come in quella professionale si cerca di risolvere i problemi il meglio che si può con le limitazioni imposte.

Francesco, tu sei anche un bravissimo giocatore di pallacanestro. Recentemente a Malaga  si sono tenuti i Campionati Europei dei Veterinari di Pallacanestro, dove è stato presente anche tuo zio, un famoso campione. Quindi la passione per la pallacanestro è di famiglia  e si tramanda…..?

La passione per la pallacanestro in famiglia è abbastanza recente, tutto è iniziato con lo zio (quello che è andato a Malaga a giocare nel campionato della FIMBA) e da lui è stata tramandata ai suoi figli e il suo unico nipote guardandolo giocare, è nata la passione ed è cresciuta giocando con gli amici all’inizio e poi per puro agonismo.

Tornando all’ingegneria …Un giovane ingegnere di oggi cosa vuole per il futuro e che ingegneria avremo?

Gli ingegneri di oggi e quelli del futuro probabilmente dovranno tenere sempre più considerare la sostenibilità per sviluppare nuove tecnologie e macchine, probabilmente ci sarà anche una spinta sempre più grande per la colonizzazione dello spazio e per l’estrazione di risorse minerali che al momento sono rare sulla terra ma esistono in abbondanza nello spazio.

E tu che ingegnere sarai…..e cosa costruirai e con quali tecnologie?

A me piacerebbe poter lavorare con le stampanti 3D principalmente, si tratta di un settore che sarà molto importante nel futuro prossimo in una grande varietà di settori come per esempio quello dell’edilizia, dell’automobilismo, della difesa, altri campi dei settori secondari e terziari. Personalmente vorrei poter sviluppare ulteriormente le stampanti 3D per poter combattere le pratiche predatorie economiche delle grandi aziende del modellismo come per esempio Games Workshop che vendono i modellini da dipingere a prezzi esorbitanti per massimizzare il beneficio economico, facilitare l’accesso a stampanti 3D e ridurne il prezzo facendo risparmiare ai clienti centinaia di euro.