Maria Grazia Tringali: la moglie, la casa, i figli e Maria Teresa di Calcutta CATANIA - La donna italiana di oggi, tanto e tutto di più

Intervista di Paola Pacifici

Intervista di Paola Pacifici

Compleanno di mio marito (da sin a dx) mia nuora Fabrizia Di Grazia, mio figlio Sebastiano, io e mio marito, mio genero Paolo D’arrigo e mia figlia Federica

Maria Grazia, rispecchi la vita di “tutti i giorni” della donna italiana. La moglie italiana è?

Cara Paola onestamente non so se rispecchio la vita di tutti i giorni di una donna Italiana. Io sono generazione anni 60, sono stata e continuo ad esserlo, perchè non andrò mai in pensione, casalinga (non per scelta). Rappresento, credo, le casalinghe di una generazione passata, indaffarata dalla mattina alla sera dedita alla famiglia in toto, mi piace cucinare e preparo tutto in casa pane, biscotti ecc…la giornata è molto impegnativa e quindi  trascorre velocemente. Oggi le giovani donne sono mogli, madri, lavoratrici, sportive e io le ammiro moltissimo e dico che sono super donne. 

Ti sei sposata giovanissima con Antonio, quindi la vita familiare non ti ha lasciato lo “spazio” per lavorare, ma forse per te era più importante fare la moglie e costruire una vita con Lui?

Si mi sono sposata giovane con Antonio, lo era anche lui, e se non ho lavorato non è stata colpa del matrimonio, ma delle circostanze. Vent’anni ero disoccupata, sempre in cerca di un lavoro, poi a quarant’anni mi sono rassegnata alla qualifica di casalinga.

Tuo padre e tua madre hanno avuto 5 figli maschi e tu come ti sei sentita piú protetta o più esclusa?

Si sono la sesta figlia, ho cinque fratelli, sono nata da genitori anziani, mia mamma, Francesca 39 anni, e mio papà, Giuseppe 46 anni. Il maggiore dei miei fratelli, da tre anni non più su questa terra, quando sono nata io aveva 16 anni, e il più piccolo 5 anni. Sono cresciuta tra maschietti, anche i cugini tutti maschi, ma per me non è stato un problema. Mi sono sentita sempre amata e protetta. A nove anni sono diventata zia di un bellissima nipotina, Francesca, figlia di mio fratello maggiore, la prima di una lunga serie. Siamo una famiglia numerosa abbastanza unita e per questo che quando siamo riuniti il mio pensiero va ai miei genitori in paradiso e ringrazio Dio e loro.

Quanto è importante per te la “casa” e come la vede oggi una donna dei nostri tempi?

Per me casa è famiglia, deve essere accogliente ed aperta a ricevere amici e parenti. Una volta un amico di mio figlio mi disse: ” Che bello stare a casa tua, mi siedo sul divano e respiro pace” ecco il complimento più bello: “questa è casa”. Forse oggi le donne hanno meno tempo da dedicare alla loro casa visto che le giornate le trascorrono fuori a lavoro.

Due bravissimi figli, merito dei genitori, io dico sempre che i figli li “costruiscono” i genitori. Salvatore (37 anni) ingegnere meccanico e Federica (33 anni) medico pediatra. Caratterialmente a chi assomigliano?

Si vero, i miei figli sono due bravissime persone, Sebastiano ingegnere libero professionista e Federica medico Pediatra. Io dico che caratterialmente assomigliano proprio a se stessi, hanno delle belle personalità: mio figlio Sebastiano oggi è anche marito di Fabrizia, maestra di danza, e papà di Antonio che ha appena 2 mesi. Sebastiano è un gran lavoratore, responsabile e dedito alla sua famiglia. Federica da 7 mesi è moglie di Paolo, anche lui medico, è una donna piena di impegni lavorativi e familiari.

Maria Grazia dopo tutto questo c’è il volontariato con le suore di Maria Teresa di Calcutta di Catania. Che cos’è il volontariato? E per te?

“La carità è  un Dono di gioia” così sta scritto davanti alla casa delle Suore Missionarie della Carità di Madre Teresa di Calcutta. Ecco per me il volontariato è stato ed è un dono di Dio. Tredici anni fa, prima io e poi mio marito abbiamo iniziato questa magnifica esperienza .

La donna di oggi trova anche il tempo “per tenersi in forma” con lo sport. Quale sport ti piace …. Ma anche ti piace il “burraco”, gioco a carte che riunisce tanti amici. Mi hanno detto che tu sei una campionessa e che vinci sempre. Chi è la tua compagna o compagno di gioco, ti arrabbi con loro quando perdi? Al gioco “l’amicizia non vale”?

Certo che se si trova il tempo per lo sport! Pensa che ho imparato a nuotare a 53 anni prima galleggiavo soltanto. Oggi ho intrapreso il padel, grazie a mio nipote Giuseppe che mi da lezioni, gioco e faccio coppia con mia figlia e mia nipote Adriana, vado anche a Pilates, per mantenere le articolazioni “giovani”. Ma il gioco che preferisco è quello delle carte, amo giocaresoprattutto a burraco con i mie figli, i miei nipoti ed amici, certo se perdo un pò mi “rode”, mi piace impegnarmi e quindi quando le carte sono favorevoli, vincere. Solitamente dopo aver giocato si conclude la serata con una gradevole cena.

La NONNA Maria Grazia, nonna di Antonio junior (figlio di Sebastiano) ti ha fatto entrare in un altro mondo. Si dice che la “nonna” è madre due volte”. A parte viziarlo cosa gli insegnerai della e sulla vita?

Si sono nonna da 2 mesi del piccolo Antonio ed è proprio vero che  una nonna è mamma al cubo. Lo amo follemente, il mio compito sarà quello di coccolarlo, l’educazione invece la lascio ai genitori.

Tu che fai il “lavoro più difficile che ci sia” e che indubbiamente ricompensa con la serenità di una famiglia… “un compenso impagabile”…Maria Grazia manda un messaggio alle giovani donne che incominciano a vivere tutti questi momenti della vita..

Paola, onestamente non saprei che consigli dare alle giovani Donne, l’unica cosa che  posso dire e che se si decide di mettere su famiglia bisogna assumersi tutte le responsabilità e impegnarsi a superare tutte le difficoltà. Non cé nulla di semplice, tutto é molto complicato, ma del resto la vita è tanto complicata quanto meravigliosa. Io ho avuto tante difficoltà in 43 anni di matrimonio alcune sembravano proprio insuperabili, ma con l’impegno, il rispetto reciproco, la comprensione e l’amore si superano. Credimi è l’unica medicina.

LE INTERVISTE SONO AGLI ITALIANI CHE RICOPRONO RUOLI ISTITUZIONALI, A QUELLI CHE RAPPRESENTANO LA SOCIETÀ E A CHI È UN “COMUNE CITTADINO” …PER TUTTO QUESTO SIAMO ” ORGOGLIOSI DI ESSERE ITALIANI”