Mauro Mastrototaro: la tradizione, la cultura e le nuove tecnologie A Bisceglie la tradizione familiare italiana nasce nel 1956

Intervista di Paola Pacifici

Mauro MastrototaroMauro, la tua vita lavorativa fra il legno ed i prodotti della terra?

Anzitutto grazie per l’opportunità che mi stai dando, entrando nel merito della prima risposta ti dico subito che Mastrototarowood resta ancora il cuore business famigliare, operativamente ormai da quando mi sono dedicato totalmente a mastrototarofood, pur essendo il vicepresidente della F.lli Mastrototaro srl operativamente la governano i mei due fratelli Roberto (amministratore delegato) e Giulio (Presidente).

Parliamo del legno, quale caratteristiche e quale il legno più adatto per la vostra produzione e per i prodotti che debbono contenere?

Prevalentemente per produrre gli imballaggi utilizziamo il pioppo, (materia prima rinnovabile) va evidenziato che tutto quello che produciamo oltre a essere biodegradabile al 100% é anche ecosostenibile ed ecocompatibile, a differenza di altri materiali (com’è noto i danni che stanno procurando sul nostro pianeta).

I vostri clienti sono solo italiani?

La nostra azienda produce prevalentemente imballaggi in legno per ortofrutta, di conseguenza i clienti sono tutti italiani e nello specifico provinciali ed al massimo  Interegionali.

Quanto le nuove tecnologie  hanno influito ed influiscono sulla produzione di imballaggi?

Le tecnologie avanzate ci consentono di poter abbattere i costi ed essere competitivi con la plastica ed in cartone.

Quali sono oggi i problemi del vostro settore?

Le difficoltà del nostro settore sono dovute tutte ai poteri forti delle multinazionali della plastica e del cartone,a differenza nostra che siamo piccoli e molto frastagliati, ma oggi (nonostante il vento negativo che soffia sui produttori di plastica) abbiamo comunque difficoltà a far riconoscere al consumatore finale le caratteristiche positive del nostro imballaggio.

Perché nasce il Gruppo Flay dei Giovani Imprenditori Federlegno, quali sono i suoi scopi ed i  programmi?

Il gruppo giovane in Federlegno ovvero FLAY nasce il 2006, mi ritengo essere stato un membro del consiglio direttivo molto attivo all’interno, é stata un’esperienza fantastica, mi ha dato la possibilità di confrontarmi con i giganti del mobile italiano. Sono cresciuto molto a livello imprenditoriale.

Nasce poi la Società Agricola Mastrototaro perché?

L’azienda agricola nasce il 1956 contestualmente all’azienda individuale di mio padre che ha combina produrre imballaggi in legno, il 2013 dopo la scomparsa di mio padre l’azienda agricola si trasforma in società di capitali.

Con l’azienda conservatrice la “ Pugliese & Co” che adopera i prodotti della vostra terra con il marchio “pugliese” e “mastrototaro food” a chi si rivolge?

La Pugliese & Co. Srl nasce il 2008, quest’anno compie 10 anni, é in questa azienda che in me é scaturita una passione non quantificabile, tant’è che i molteplici sacrifici che quotidianamente metto in atto mi pesano relativamente poco, posso solo evidenziare che sono davvero tanti tanti tanti, in questa società come la F.lli Mastrototaro siamo sempre i tre fratelli a governarla, ovvero Giulio, Mauro e Roberto. Abbiamo consolidato il brand Pugliese in Italia e piano piano stiamo emergendo con il brand Mastrototarofood che con orgoglio portiamo avanti.

L’ultima iniziativa con le “Vecchie Segherie Mastrototaro” con il Bastione San Gennaro parliamo di cultura?

Le vecchie segherie Mastrototaro srl é stata l’ultima creatura, in questa iniziativa (dove ringrazio la mia famiglia) per avermi dato la convenienza a prendere in fitto gli storici locali ovvero il bastione di San Gennaro che risale al 1.500 e dove solo in questa occasione i miei fratelli mi hanno lasciato solo. Posso dire che é una mia creatura, in questo progetto ho coinvolto l’unica libreria della mia città, che il 18 giugno ha compiuto 1 anno. La gestiscono tre soci compresa mia moglie Antonella Lovero che é l’anima della libreria, si tratta di un bookstore Mondadori. In molti la definiscono la libreria più bella d’Italia. Mio padre ha tracciato il solco e noi tre fratelli stiamo proseguendo con orgoglio, portando avanti le diverse attività insieme al nostro cognome.