ROMA – I “GIGANTI” del Quirinale Il Generale Domenico Scarrone, Presidente Associazione Nazionale Carabinieri Gruppo Corazzieri: "sono un orgoglio italiano"

Intervista di Paola Pacifici 

Generale, Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri Gruppo Corazzieri, quando nasce e perchè?

La storia della Sezione Quirinale si riallaccia idealmente a quella dell’Associazione Nazionale Carabinieri, snodandosi con essa per oltre un secolo. Infatti il 1° marzo 1886 in quel di Milano si riunì un Comitato Promotore che costituì quell’Associazione di Mutuo Soccorso tra congedati dai Carabinieri Reali che possiamo considerare come l’antesignana dell’odierna A.N.C. Questo Sodalizio si diffonderà presto in ogni parte d’Italia. Anche a Roma, ai primi del ‘900 fu costituita una compagine di Carabinieri in quiescenza. Tra coloro che ne andarono a comporre le fila vi erano anche quei Carabinieri Reali che Re Vittorio Emanuele II nel 1868 scelse per costituire quello Squadrone cui furono affidati i compiti di scorta d’onore e di sicurezza in occasione delle nozze del Principe Umberto e della Principessa Margherita di Savoia e che lo stesso Vittorio Emanuele manterrà a salvaguardia della sua persona e di tutta la Casa Reale. Per quasi cent’anni, quindi, fino a quando non saranno costituiti il Gruppo Corazzieri e la Sezione Quirinale dell’A.N.C., i Corazzieri in congedo faranno parte della Sezione Romana del Sodalizio. La costituzione del Gruppo Corazzieri e della Sezione Quirinale avvenne gradualmente attraverso una serie di tappe intermedie, prime fra tutte la solenne cerimonia organizzata in questa caserma il 4 ottobre 1987 sotto gli auspici del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. In tale occasione la caserma Sanfront, o semplicemente la Sanfront come la chiamano tutti i Corazzieri, ospitò il primo Raduno Nazionale. Negli anni che seguirono saranno organizzati dai Corazzieri in congedo in tutta la Penisola altri incontri per rinverdire antichi ricordi, rincontrare vecchi amici, rivivere i momenti più belli della giovinezza. Nel corso di tali incontri fu concepita la proposta di costituire una Sezione dell’ANC formata da Corazzieri in congedo. Nel giugno 1997 venne costituito il Gruppo Corazzieri che riuniva tutti quei Corazzieri non più in servizio che, pur facendo parte di altre Sezioni A.N.C., avevano deciso di aderirvi per tener vivo il sentimento di devozione alla Patria, lo spirito di corpo, il senso di appartenenza, il culto delle gloriose tradizioni di cui il Reggimento è sicuro custode. Il 4 ottobre di quel 1997, a 10 anni esatti dal primo incontro, la caserma ospitò il secondo Raduno Nazionale. In tale occasione fu consegnato solennemente al Gruppo Corazzieri il Labaro come loro emblema. Tre anni più tardi, nel maggio dell’anno del grande Giubileo del Duemila, parallelamente al Gruppo Corazzieri, venne fondata la Sezione ANC Roma Quirinale. Suo primo Presidente venne eletto il Generale di Divisione Ferdinando Corsani, che manterrà l’incarico fino al 2005, quando cederà il testimone al Gen B. Franco Bazan. Per suggellare la nascita del nuovo organo, il 5 ottobre 2002, in occasione del 3° Raduno Nazionale Corazzieri in congedo, svoltosi sempre nella caserma Sanfront, venne consegnata alla Sezione la bandiera tricolore. Costituita la nuova Sezione, si prefigurava il problema di reperire una sede adeguata ad ospitarla. Grazie all’iniziativa del Presidente della Sezione Gen. F. Corsani e alla cortese e fattiva collaborazione del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Prof. Gaetano Gifuni, ai Corazzieri in congedo furono concessi i locali, situati in via delle Scuderie, facenti comunque parte del Palazzo del Quirinale. Il 22 settembre 2004, alla presenza del Segretario Generale, di numerose Autorità militari e civili e di una folta rappresentanza di Corazzieri in congedo, Il Consigliere per lo Studio dell’Ammodernamento delle Strutture della Presidenza della Repubblica, Gen. Giuseppe Tavormina, consegnò nelle mani del Presidente Corsani le chiavi della nuova sede del Sodalizio. Da allora la Sezione ha continuato ad accogliere tutti i Corazzieri non più in attività di servizio che hanno sempre coltivato tra loro quei sensi di reciproca solidarietà, di vicinanza e di amicizia nutriti per anni di servizio attivo, favorendo e promuovendo i vincoli di cameratismo e di solidarietà fra i militari in congedo e salvaguardando, unitamente ai colleghi in servizio, le nobili tradizioni di cui il Reggimento è depositario, affinché queste non vengano dimenticate, ma siano costantemente tramandate ai più giovani.

I suoi scopi a chi sono rivolti?

L’Associazione Corazzieri, che è apolitica e non persegue fini di lucro, ha diversi scopi sociali, nei confronti dei propri associati, verso il Quirinale, verso il Reggimento e nei confronti della Presidenza A.N.C. Nei confronti degli associati, la Sezione promuove e rafforza i vincoli di solidarietà e di senso di appartenenza fra corazzieri in congedo e in servizio, mantenendo vivi i sentimenti di devozione alla Patria, spirito di corpo e culto delle tradizioni. Altro scopo importante è quello di sostenere e favorire rapporti di sostegno vicendevole e assistenza morale e in qualche caso anche economica a favore dei soci e delle loro famiglie. Altro aspetto importante riguarda il servizio di volontariato a favore del Quirinale effettuato in occasione delle visite del pubblico alle sale di rappresentanza del Palazzo. E tale impegno si è protratto negli anni giungendo fino ad oggi in cui, oltre ai servizi al Palazzo in occasione dell’apertura al pubblico o di eventuali mostre di particolare interesse culturale periodicamente allestite, si è aggiunto il servizio per l’apertura al pubblico della caserma Sanfront, sede del Reggimento, in cui il Corazziere in congedo, nell’accompagnare i gruppi in visita, oltre a portare il suo bagaglio professionale e di conoscenza dei luoghi, apporta quell’esperienza di vita vissuta, che unitamente al forte spirito di corpo del Reparto, rende la visita unica nel suo genere. Nei confronti dell’Associazione Nazionale, infine, i Corazzieri in congedo hanno l’esclusivo incarico, affidato dalla Presidenza dell’A.N.C., di effettuare il servizio di scorta al Medagliere dell’Arma dei Carabinieri in tutte le cerimonie ufficiali, servizio che viene svolto con onore ed intimo orgoglio.

Quanti corazzieri in congedo e di che parte d’Italia provengono?

Come i Corazzieri in servizio hanno un’unica sede ed un unico comando costituito dal Reggimento Corazzieri presso la Presidenza della Repubblica, così i Corazzieri in congedo hanno un unico riferimento istituzionale per tutto il territorio nazionale che è l’Associazione Corazzieri, costituita presso il compendio del Palazzo del Quirinale. Essa riunisce tutti i Corazzieri non più in attività di servizio provenienti da tutte le parti d’ Italia dei quali alcuni sono iscritti alle Sezioni della propria sede di residenza, mentre la maggior parte (circa 300) sono iscritti alla Sezione Quirinale.

Quali sono i requisiti per diventare corazziere? Attualmente quanti sono in servizio?

Per diventare corazziere occorre innanzitutto essere carabiniere effettivo e poi avere ottimi requisiti morali e particolari doti fisiche tra cui l’altezza che non può essere inferiore a 190 cm. Attualmente i corazzieri sono circa 250.

Ci sono anche donne, quante sono?

Fino ad oggi non ci sono state domande di arruolamento da parte di soggetti femminili, ancorché dotati dei requisiti morali e fisici richiesti, fatta eccezione per una aspirante, prima donna a presentare domanda di arruolamento nei corazzieri, la quale, giunta al Reggimento nello scorso mese di maggio, dopo due settimane del previsto tirocinio ha chiesto di ritornare al reparto di provenienza.

Quanto influisce nella vita e come forma la vita di una giovane o di un giovane “essere corazzieri”.

Indubbiamente la delicatezza e la serietà del servizio stesso, il rigore nel rispetto delle regole, la consapevolezza e coscienza di essere al servizio del Capo dello Stato influiscono positivamente sulla formazione di un giovane corazziere che nello sviluppo della propria esistenza porta con sè i valori di moralità, riservatezza, serietà, in una parola, rispetto dei principi basilari di vita sociale che questo Corpo speciale infonde.

Cosa è cambiato, se è cambiato oggi prestare servizio come corazziere?

Certamente la vita in caserma è mutata al mutare della società, basti pensare che nell’epoca monarchica non c’era riposo settimanale, non c’erano orari certi, vigeva una disciplina ferrea e tale situazione rimase pressoché immutata fino agli anni del dopo guerra. Con le conquiste sociali, anche in ambito militare, compresi i corazzieri, sono stati estesi alcuni diritti quali un orario di servizio regolato da un monte ore settimanale, l’introduzione del riposo settimanale ed altri che oggi sono tranquillamente riconosciuti ed accettati. Pur essendo mutate le regole, lo spirito, la morale, i principi propri di questo corpo speciale, possiamo affermare, sono rimasti intatti nel solco delle tradizioni che si tramandano dagli anziani ai più giovani.

I programmi della sua associazione Presidente, per il 2024?

Nel 2024 abbiamo organizzato un grande evento il 16 e 17 marzo, a Como, per la commemorazione del Corazziere Guardia del Re Giuseppe Camesasca che il 14 marzo 1912, allorché il Re Vittorio Emanuele III mentre si recava al Pantheon, rimase vittima di un attentato dal quale riuscì a salvarsi grazie al pronto intervento della scorta a cavallo dei corazzieri, tra cui Camesasca, che per tale gesto ricevette, insieme agli altri componenti della scorta, l’encomio solenne del Sovrano. In tale contesto è stato presentato a Villa Reale di Monza il libro sull’origine dei Corazzieri scritto dal Gen. Fornasini e pubblicato con il patrocinio dell’Associazione. Ad ottobre è in programma una visita a Guarcino, comune in provincia di Frosinone, per ammirare la collezione di francobolli, di rilevante interesse storico, realizzata da un corazziere e donata a quel comune che l’ha esposta nella sala consigliare facendone motivo di visite da parte del pubblico, nonché di concorso per le scuole medie. A fine anno, poi, è previsto il tradizionale pranzo sociale in occasione del S. Natale che, raccogliendo numerosi soci corazzieri da varie parti d’Italia, costituisce un momento di incontro dove, oltre a condividere vecchi ricordi, si ribadiscono i valori e i principi sociali dell’Associazione.

Generale, un “corazziere è…..”?

Il Corazziere è un carabiniere che ha il precipuo ed esclusivo compito di espletare servizi d’onore e di sicurezza nei confronti della massima carica dello Stato, un tempo rappresentata dal Re, oggi dal Presidente della Repubblica. Infatti, alla nascita nel 1868, il Reparto si chiamava Squadrone Carabinieri Guardie del Re, denominazione che riuniva i due compiti fondamentali di sicurezza come Carabiniere e d’onore come Guardia e tali funzioni sono rimaste immutate da allora, è cambiata solo la denominazione in Reggimento Corazzieri per adeguarlo alle esigenze di organico e di comando.

Il corazziere rappresenta l’Italia, le Istituzioni, l’Arma e……..

In riferimento a quanto detto in precedenza, essendo il corazziere destinato ai servizi d’onore e sicurezza del Capo dello Stato, non solo rappresenta le Istituzioni di cui tutela la prima carica, ma è lo scrigno che racchiude i valori fondamentali dello Stato. Ed è per questo che è stato scritto che nel passaggio dalla Monarchia alla Repubblica, col referendum del 2 giugno 1946, i Corazzieri hanno costituito un anello di continuità e di fermezza contribuendo a salvaguardare l’idea di Nazione, di Patria, di Italia.