Intervista di Paola Pacifici
Fabio Fiorucci, conosciuto in tutta la Costa del Sol come grande professionista del settore immobiliario. Perché e quando vieni in Spagna?
Innanzi tutto grazie per aprire ancora questa finestra al mercato immobiliare attraverso me. Non mi definisco un Grande Professionista, sei sempre troppo buona, ho acquisito altresì una grande esperienza grazie alla scuola che ho ricevuto nel Gruppo Tecnocasa, da dove poi è partita l’avventura spagnola. Per rincorrere il sogno dello Stock Option del gruppo, il 24 giugno del 1994 inizio il percorso spagnolo a Malaga con l’apertura del primo punto vendita parlando a male pena lo spagnolo, quando hai un grande sogno tutto è possibile! Un appartamento, una casa, una villa, è vero che ognuno di queste ha il suo compratore Certamente, era il mio slogan fin dall’Italia “qualsiasi immobile ha il suo acquirente, al giusto prezzo però”. E’ anche vero che il volume di richieste varia, un’appartamento rimarrà sempre l’immobile più richiesto, perchè più accessibile.
Come è cambiata la vendita dal 1987, cioè da quando hai cominciato questo lavoro?
Ancora oggi uso lo stesso metodo di lavoro che intrapresi quel 7 febbraio 1987, allora all’avanguardia, oggi una conferma. Quello che è sicuramente cambiato è la facilità e convenienza di accendere ad un mutuo. Per fare un esempio, quando arrivai in Spagna nel 1994 il tasso d’interesse dei mutui ipotecari era al 11,90% più le spese, oggi la media sta al 1,75% senza spese (già sono a carico degli istituti di credito).
L’agente immobliario, quello che ti ha venduto la prima casa è una di quelle persone che non si dimenticano più…. Perché?
Dipende! Se hai avuto fortuna o no d’incontrare un vero professionista. Quando da una semplice informazione di un immobile in vendita la trasformi in un tuo obbiettivo personale, quello che poi trasmetti ai proprietari e agli acquirenti è qualcosa di speciale. La casa è il bene più caro che una persona possiede, sia economico che affettivo, e questo provoca un forte attaccamento al agente immobiliare.
Chi è e come deve essere un “buon agente”cioè un vero professionista?
Quello che ho visto in tutti questi anni nel settore immobiliare mi porta a delle ovvie conclusioni, innanzitutto un buon agente immobiliare deve conoscere la sua professione, studiare, tenersi aggiornato per poter poi dare un buon servizio. L’esperienza in questo lavoro gioca un ruolo importante, ogni compravendita ti insegna nuove situazioni, conosci più a fondo le esigenze del cliente, quindi acquisisci sempre più nozioni e soprattutto sicurezza, che ti permette trasmettere in modo migliore tutte le informazioni a riguardo.
Oggi sei il titolare della famosa agenzia “PROFESSIÓN CASA” a Malaga e per tutta l’Andalusia?
Beh famosa non direi proprio, questo nuovo marchio esiste da soli 5 anni, ne deve fare ancora di strada. Questo nuovo progetto non è orientato a sviluppare nuove aperture stile franchising bensì una macro agenzia che copre la città di Malaga e i comuni più vicini, come Rincon de la Victoria, Torremolinos, Benalmadena, Cartama, Alhaurin De la Torre, ecc. Stesso discorso per la filiale che abbiamo a Marbella con Enrico Colleoni che compre tutto il resto della Costa del Sol compresa Estepona, Manilva e Ronda.
Chi sono i tuoi clienti, e che tipologia di case sono oggi più richieste dal mercato?
C’è stato un cambio di tendenza subito dopo il lockdown, che ha fatto vivere, in un modo del tutto nuovo alle persone, un’esperienza che mancava a tutti. Ha provocato una forte richiesta di immobili indipendenti, con spazi esterni, terrazzo, giardini, balconi, piscine, una maniera di sentirsi più liberi anche se obbligati a casa. Da giugno ad oggi ho avuto la maggior parte di appuntamenti di vendita in ville, case in campagna e attici.
Una casa sulla Costa del Sol è sempre un buon investimento perché sono sempre affittabili considerando il buon clima che caratterizza quella zona?
Negli ultimi anni la Costa del Sol ha avuto uno grande sviluppo nel turismo, non il solito di sempre, ma uno sviluppo parallelo al professionismo (hotel, pensioni, ecc.), mi riferisco al privato, alla piccola azienda, l’investire i propri risparmi nell’appartamento turistico. Mi riferisco a quegli immobili che si prestano per la locazione giornaliera e che possono dare un ritorno economico di gran lunga superiore ai normali affitti stagionali. In questo modo l’occupazione non riguarda soltanto il periodo estivo, ma praticamente tutto l’anno. Così grande è stato lo sviluppo che i vari colossi alberghieri non hanno tardato nel farsi sentire. Ma nonostante la pressione e le regole imposte dai Comuni il settore degli Appartamenti Turisti continua a crescere. E’ sicuramente il business del futuro, anche solo con una casa si potranno ottenere eccellenti guadagni.
Lo slogan di Julio Iglesias per promuovere la Costa del Sol era…… La Costa del Sol è la California dell’Europa”, è così?
Mi piace di più la “Miami” europea! Di sicuro il posto in Europa con i migliori microclima, 24 gradi di media all’anno. Ma non è solo clima la Costa del Sol, soprattutto per noi italiani che ci piace mangiare, qui si trovano molte offerte gastronomiche locali e internazionali.
Che differenza c’è fra un cliente italiano, spagnolo e di altri paesi, cosa cercano ognuno nel comprare una casa e chi, secondo te, la ama di più?
La Spagna è il primo paese al Mondo con più proprietari privati di tutti, oltre il 70%, seguito dall’Italia, quindi stiamo parlando di paesi dove si possono fare grandi statistiche. Personalmente quello che mi colpì di più è trovare immobili qui in Spagna con più stanze da letto che da noi, le richieste spagnole hanno questa differenza, chiedono di più il trilocale che il bilocale come da noi. Comunque che sia spagnolo, italiano o inglese le motivazioni che li spingono ad investire qui al sud li accomuna, qui si viene per il clima, la gastronomia, facili spostamenti ecc.
L’italiano Fabio Fiorucci, nato a Città di Castello, cosa ti manca della tua bella città?
L’Umbria! Come mi manca, anche se la mia vita si è svolta prevalentemente a Roma, ho molti bei ricordi di Castello (così la chiamiamo), Gubbio (paese natale di Papà), Umbertide, San Giustino. Sicuramente mi mancano i parenti, i cugini, ma soprattutto la gente dell’Umbria, l’ospitalità la genuinità.
Cosa ti sei portato e cosa ti porti ogni giorno nella tua vita spagnola della nostra Italia?
Vado molto fiero del mio Paese e appena posso amo descriverlo a tutti quelli che non l’hanno ancora visto. Mi porto l’arte culinaria, mantengo sempre una dieta nostrana, ho insegnato a cucinare con le ricette originali ai più intimi. Mi porto l’eleganza, la professionalità nel lavoro e i sani valori della Famiglia.
Grazie per l’opportunità!