Tante vite! Roma - Adriano Burgio con il IX Municipio

Intervista di Paola Pacifici

Intervista di Paola Pacifici

Presidente, la tua vita comincia da giovane come giocatore di hokey su prato in serie A, vincendo la Coppa  delle Coppe a Zagabria. Perchè questa scelta, volevi e sei diventato un campione?

L’hockey su prato, in Italia, è uno sport poco conosciuto, ma io andavo a scuola all’Eur, dove c’era la squadra leader in Italia, quindi, anche per curiosità, mi avvicinai a questo splendido sport.

Ma poi passi  dalla “difesa” sul campo  e vuoi diventare un avvocato ma arriva anche l’Alitalia?

Sono stato un discreto giocatore, ma per una serie di vicissitudini diventai allenatore/giocatore; vincemmo la coppa Italia contro una squadra di Milano e l’anno dopo giocammo la finale della coppa delle coppe a Zagabria che vincemmo contro la squadra locale.

Adriano Burgio non si ferma, fondi il CAF (Centro Assistenza Fiscale), un patronato per chi e per cosa?

Non sono stato un campione di hockey, ma sicuramente un ottimo allenatore. Mi sarebbe piaciuto diventare avvocato, ma la chiamata come steward Alitalia fu irrinunciabile, mi ha consentito di girare il mondo in lungo e largo, conoscere ogni tipo di cultura, abitudini ecc.

Nel tuo importante cv tante le “vite”, e quindi anche la politica, una passione ma anche un “servizio”.

Decisi di aprire un Caf, con un mio vecchio amico, Giorgio; nei giorni in cui non volavo, me ne occupavo direttamente, le materie fiscali mi hanno sempre interessato.

Presidente al IX Municipio di Roma, per la “commissione decentramento e regolamento” e vice presidente “mobilità”…. Cioè?

La mia cultura politica è social democratica, il mio politico di riferimento è sempre stato Bettino Craxi.

Che compiti ha un “Municipio”, ed il IX?

Nel 2021, con il fallimento di Alitalia mi sono candidato nel PD nel Municipio IX, dove sono nato, dove ho sempre abitato e dove conosco tantissime persone; i clienti del Caf hanno dato il contributo decisivo per le centinaia di preferenze che hanno consentito la mia elezione.

Cosa ti piace di più della politica di oggi e quella di allora? Come sono cambiati i politici?

Il Municipio ha competenze su strade non ad alta viabilità, sulle politiche sociali, su impianti sportivi, sul verde e sul commercio. La politica di oggi mi piace molto meno: gli eletti spesso non hanno un background come era nella “prima repubblica”. Ora c’è molta improvvisazione e poca conoscenza.

I giovani e la politica? Anni fa il politico era un uomo “grande” (per non dire di età…) ma oggi ci vogliono i giovani per capire i “giovani elettori”?

Purtoppo i giovani oggi sono molto poco interessati alla politica, e a tutto ciò che ne consegue; internet, i telefonini, ecc. da una parte hanno consentito una comunicazione globale, dall’altra hanno isolato i giovani i quali si affidano più alla realtà virtuale che a quella reale.

Presidente, dopo tutte queste vite.. Cosa vorresti fare ancora e chi vorresti essere (come personaggio della storia o di oggi)?

Semplicemente mi piacerebbe consolidare il consenso politico che già ho, attraverso l’essere a disposizione, come già lo sono ora della comunità del mio municipio, parliamo di circa 200.000.

Attraverso la tua intervista, manda un messaggio “non politico” ai tuoi romani ….. e un messaggio “politico” ai tuoi romani?

L’unico messaggio che posso dare ai romani è quello di fidarsi dell’attuale sindaco, Roberto Gualtieri, è una persona preparata e Roma tornerà a risplendere.