IL COMANDANTE DI VASCELLO STEFANO COSTANTINO E LA “SUA” AMERIGO VESPUCCI AD ALICANTE ED IN GIRO PER IL MONDO

Intervista di Paola Pacifici

Impostato lo scafo il 12 maggio 1930, è stata varata il 22 febbraio 1931; madrina del varo è stata la signora Elena Cerio. Consegnata alla Regia Marina il 26 maggio 1931, entrò in servizio come Nave Scuola il successivo 6 giugno, aggiungendosi alla gemella Cristoforo Colombo (in realtà leggermente più piccola), di tre anni più anziana, e costituendo con essa la “Divisione Navi Scuola” al comando dell’Ammiraglio Cavagnari.

Al rientro dalla prima Campagna di Istruzione, il 15 ottobre 1931 ricevette a Genova la Bandiera di Combattimento, offerta dal locale Gruppo UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia). Il motto della nave è “Non chi comincia ma quel che persevera”, assegnato nel 1978; originariamente il motto era “Per la Patria e per il Re”, già appartenuto al precedente Amerigo Vespucci, sostituito una prima volta, dopo il secondo conflitto mondiale, con “Saldi nella furia dei venti e degli eventi”, infine con quello attuale.
Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è una Nave a Vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a Nave”, quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, tutti dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso sporgente a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L’unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana.

Comandante ogni anno prende il via la campagna d’istruzione più famosa ed importante della Marina Militare?
Sin dal suo varo nel 1931, la Nave Amerigo VESPUCCI ha operato come Nave Scuola a vela, sulla scia di quanto intrapreso qualche anno prima da Nave Cristoforo COLOMBO e sulla scorta dell’esperienza maturata in decenni di formazione e addestramento in mare con altre unità navali che, alla fine della loro “carriera” operativa in prima linea, sono state impegnate a favore della formazione dei giovani cadetti. Col tempo si sono quindi sviluppate, su base annuale, 83 Campagne d’Istruzione a bordo del Vespucci (a meno di sei anni in cui la nave è stata ferma per importanti soste manutentive – segnatamente nel 1944, 1964, 1973, 1997, 2014 e nel 2015). Nel solco della tradizione, rimane indissolubile la missione principale della Campagna estiva: forgiare nell’animo e nel fisico i futuri ufficiali di Marina che, attraverso la vela e applicandosi nei fondamentali della navigazione tradizionale, temprano il proprio carattere e apprendono il valore assoluto dell’essere membri di un equipaggio e quindi del gioco di squadra e non ultimo di cosa significa essere marinaio e l’importanza del rispetto del mare.

Quanti sono le allieve e gli allievi della 1^ Classe dell’Accademia Navale di Livorno, da parte d’Italia vengono per frequentarla. Parliamo dell’Accademia?
Oggi abbiamo a bordo 125 Allievi Ufficiali dell’Accademia Navale di Livorno, tra cui 34 donne e 17 stranieri provenienti da 7 Paesi differenti. Gli Allievi italiani provengono da tutte le regioni d’Italia. Inoltre, per la sola Campagna d’Istruzione sono imbarcati/imbarcheranno 19 ulteriori ufficiali/allievi appartenenti al Corpo Aeronavale della Guardia di Finanza, all’Aeronautica Militare ed alle Marine di 8 Paesi, per un totale di 12 nazioni straniere rappresentate a bordo del Vespucci. Dal 2000, primo anno in cui sono entrate le donne nella Forze armate italiane, la media di domande da parte delle giovani concorrenti si è attestata a circa il 20% ed hanno frequentato l’Accademia di Livorno oltre 500 allievi di sesso femminile, entrate nell’Istituto dopo le prove di selezione.

Per i futuri comandanti della Marina sarà una esperienza unica. Qual è la più significativa in questi tre mesi?
Il Vespucci rappresenta il Battesimo del Mare dei giovani cadetti del primo anno dell’Accademia Navale di Livorno. Un susseguirsi di esperienze impegnative ed emozionanti allo stesso tempo, prima fra tutte la prima navigazione a vela, che vede gli allievi protagonisti quasi assoluti in occasione dei cosiddetti “Posti di Manovra Generale alla Vela”: quando tutti i futuri Ufficiali di Marina si adoperano con le diverse manovre atte ad aprire e regolare le 26 vele della nave. Una fondamentale esperienza per conoscere il mare e i propri limiti, superabili solo attraverso il lavoro di squadra; il tutto in mare aperto, anche in oceano, incalzati dagli ordini dati con i fischi, col vento che spira e le onde che fanno vibrare la chiglia, un insieme di sensazioni uniche che gli Allievi Ufficiali possono vivere solo sul Vespucci. I momenti significativi sono molteplici, come i primi approcci con i termini e nomi che prima erano presenti solo tra le righe dei libri di Arte marinaresca: sartie, pennoni, coffe, scotte.

Una lunga navigazione nel Mediterraneo, nell’Oceano Atlantico e nei mari del nord Europa. Quali sono le difficoltà che incontrano e come le affrontano. Qualcuno soffre il “mar di mare” jajaja?
Nella loro prima navigazione oceanica, dal porto di Lisbona a Dublino, gli Allievi hanno potuto saggiare cosa significa affrontare un mare severo. Un mare, che in qualunque momento può sorprenderti all’improvviso ed è lì che capisci di non doverlo mai sottovalutare. Va conosciuto ed affrontato con coraggio, rispetto e determinazione. Le navigazioni ad oggi intraprese in questa Campagna d’Istruzione sono state impegnative e talune anche particolarmente lunghe, l’ultima di 18 giorni tra Oceano e Mediterraneo. Occore affrontare quotidianemente con una serie di difficoltà, dalla stanchezza fisica a quella mentale, amplificate sia dai limitati spazi a disposizione e dalle particolari condizioni di lavoro -tra cui le diverse procedure manuali con cui si governano le vele e si calcola la posizione in mare- sia dall’impiego dell’amaca e dal susseguirsi di turni di guardia nei diversi servizi e delle attività sportive e didattiche. Il mare formato e le navigazioni in condizioni metereologiche sfavorevoli possono determinare disagi, come il mal di mare, ma in breve tempo gli allievi capiscono che il modo migliore per affrontarli è perseverare nel compito affidato facendo leva anche sullo spirirto di squadra. Solidarietà che lega i membri dello stesso equipaggio e che caratterizza l’animo di tutti coloro che vanno per mare.

Che cosa è e quando avviene il “battesimo del corso”?
Ogni anno, a fronte di migliaia di domande di ammissione, solo poco più di un centinaio di candidati riesce a diventare Allievo dell’Accademia Navale di Livorno. Giovani che nel corso dell’anno affrontano molte prove, coinvolti non solo individualmente ma sempre più come gruppo coeso e teso all’individuazione di una propria identità collettiva, che cresce progressivamente, rafforzata dalle continue sfide. Una evoluzione che trova la sua prima “sublimazione” proprio a bordo di Nave Vespucci, quando gli Allievi del prima classe, dopo aver conosciuto e superato le prime fatiche del “battesimo del mare”, diventano anche formalmente membri di un vero e proprio Corso dell’Accademia, con un nome, un motto e una bandiera ufficialmente dichiarata e riconosciuta: è un evento che rappresenta quel senso di unione e di condivisione che li accompagnerà per il resto della loro vita professionale e non solo. Nella fase finale della Campagna d’Istruzione gli allievi della prima classe dell’Accademia Navale, seguendo una tradizione tramandata da chi li ha preceduti negli anni, hanno dato il nome al loro corso. Per tre giorni si sono riuniti in “sessione plenaria” in uno dei locali di bordo -a loro assegnato dall’inizio della Campagna- per scegliere il nome del loro corso, elaborare la loro bandiera e il loro motto. Solo quando tutto sarà deciso, gli allievi saliranno sui pennoni del veliero per dichiarare all’intero equipaggio, e non solo, la nascita di un nuovo corso come è accaduto la prima volta oltre 80 anni addietro.

Anche quest’anno il Vespucci tocca la Spagna. Si è fermata ad Alicante. Come è stato l’incontro con le autorità italiane, spagnole ed i cittadini italiani e spagnoli?
Per la quinta volta nel corso della sua storia nave Amerigo Vespucci ha fatto sosta in questa stupenda cittadina spagnola. Il primo incontro tra il veliero e la cittadina avvenne per la prima volta nel lontano 1939. Alicante, città caratterizzata da bellissime spiagge dalla sabbia finissima, stradine pittoresche, chiese di pregiato valore artistico e una fortezza a picco sul mare, rappresenta inoltre l’occasione per incontrare sia la comunità italiana, che qui risiede ed opera, sia le autorità civili e militari che saranno ospiti del Vespucci in occasione della sosta dell’unità.

Il Vespucci porta non soltanto la bellezza della sua costruzione ma anche le nuove tecnologie che sono state abbinate?
La nave è considerata la più bella del mondo e la più “anziana” nave militare ancora operativa appartenente alla flotta italiana. Tradizione e evoluzione tecnologica si fondono per formare i nostri marinai e ufficiali. In mare qui a bordo si impara a navigare con le vele utilizzando laddove necessario la timoneria storica, 4 grandi ruote a caviglia che devono essere girate contemporaneamente da ben 8 marinai, il sestante e molto altri strumenti tradizionali, i quali a bordo del Vespucci vengono affiancati a tutta una serie di nuove tecnologie che proiettano la nave verso il futuro. Infatti al termine della sosta manutentiva periodica iniziata lo scorso novembre, l’Amerigo Vespucci ha ripreso il mare, testando diverse e innovative migliorie apportate nel corso delle ultime lavorazioni, ad iniziare dall’implementazione del nuovo sistema di gestione ed interfaccia dei radar e della cartografia elettronica, che oltre ad assicurare tecnologie all’avanguardia per quanto attiene al supporto alla navigazione, permettono di disporre di nuovi strumenti su cui sviluppare la formazione e l’addestramento dei giovani allievi, che una volta imparati i fondamentali della condotta della nave in mare potranno anche “saggiare” cosa la tecnologia può mettere in campo. Durante la lunga e importante sosta lavori iniziata a ottobre 2013 e terminata ad aprile 2016, è stata data particolare attenzione all’implementazione delle più moderne tecnologie volte al miglioramento dell’efficienza energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale della nave, sostituendo i datati gruppi Diesel-Generatori con motori moderni di nuova concezione, a più elevata efficienza i quali, inoltre, possono essere alimentati con un combustibile navale alternativo a quello di origine petrolifera, al fine di aumentare la sicurezza energetica nazionale e ridurre le emissioni inquinanti. Il tutto in linea con il progetto “Flotta Verde” avviato dalla Marina Militare nel 2012: un insieme di procedure, sistemi e predisposizioni che permettono progressivamente di ridurre i consumi e salvaguardare l’ambiente coll’impiego di bio-carburante. Le esperienze che i cadetti incontrano a bordo dei Vespucci non sono solo formative dal punto di vista professionale ma vere e proprie esperienze di vita che possono essere maturate solo in mare.

Il mare è come la vita, momenti di calma e momenti di burrasca. Sarà questa similitudine e questa esperienza a far affrontare con coraggio e forza e volontà la loro vita?
Soffrire, spingersi oltre i propri limiti, rialzarsi, sono passaggi necessari per raggiungere la consapevolezza della propria forza e dei propri limiti. Arrendersi è facile, è quasi un sollievo, un riposo. Mentre rialzarsi richiede di stringere i denti, di resistere anche al dolore e alla fatica. Richiede sforzo, coraggio, un animo impavido e una grande speranza. Tutte le esperienze fatte qui a bordo rimarranno per sempre impresse nella mente e negli animi dei giovani ufficiali, e su nave Vespucci si impara a fare propri quei valori di fedeltà, disciplina e senso del dovere che caratterizzano i futuri ufficiali, dirigenti e Comandanti della Forza armata.

Quanto è importante la disciplina nella vita non solo militare per i futuri comandanti ma anche per quelle donne e uomini nella società?
Se c’è un passo essenziale da compiere per favorire la realizzazione dei propri obiettivi, quello è proprio la disciplina. Essere diligenti non significa essere meno liberi; piuttosto è un modo per sentirsi liberi di raggiungere i risultati desiderati. D’altronde, soltanto quando ci realizziamo pienamente nella vita raggiungiamo una condizione di autentica libertà, sia interiore che in relazione al mondo esterno.

Il consiglio del Comandante per queste giovani allieve ed allievi?
Consiglio di vivere intensamente ogni momento della loro esperienza a bordo in modo da capitalizzare al meglio le peculiari occasione offerte, come far parte dell’equipaggio di uno storico veliero come il Vespucci e soprattutto affrontare ogni situazione con determinazione, forza di volontà e piena consapevolezza, sempre ispirati dal motto di Nave Vespucci “Non chi comincia ma quel che persevera”.

Tutte le tappe dell’Amerigo Vespucci

La nave più bella del mondo
L’Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Militare, considerata la più bella del mondo, dal 21 al 24 giugno 2019 approda a Cagliari. E quest’anno, per celebrare i 500 anni della morte di Leonardo Da Vinci, ospita al suo interno una mostra dedicata alle scoperte del genio italiano, a tema mare e acqua. A bordo 280 membri dell’equipaggio, a cui si aggiungeranno gli allievi dell’Accademia Navale. La Vespucci non si fermerà soltanto a Cagliari, proseguirà il suo viaggio alla volta di Livorno, per poi andare nell’Oceano Atlantico, in Nord Europa e nel mar Baltico. Ecco tutte le tappe che percorrerà.

Cagliari
La penultima tappa italiana dell’Amerigo Vespucci è Cagliari, dove la famosa nave si fermerà dal 21 al 24 giugno 2019 presso il Molo Ichnusa. Erano tre anni che mancava da qui, ed è quindi un’occasione speciale per vederla dal vivo e visitarla in questi orari: venerdì 21 Giugno dalle 15.30 alle 20.30; sabato 22 Giugno dalle dalle 14.00 alle 19.00.

Livorno
Dal 26 al 30 giugno la Vespucci fa tappa a Livorno, ultima sosta italiana, prima di proseguire il suo viaggio verso l’Oceano Atlantico. Qui verranno imbarcati gli allievi della prima classe dell’Accademia navale e avrà inizio la Campagna d’istruzione, della durata di tre mesi, che verranno trascorsi veleggiando all’estero.

Oceano Atlantico
Dopo l’ultima tappa italiana a Livorno, la Vespucci, nave a vela con motore e tre alberi verticali, che può ospitare fino a 400 persone, procederà in direzione Atlantico, con a bordo gli allievi dell’Accademia navale. Sarà un viaggio lungo, ma sicuramente ricco di emozioni e di cose da imparare.

Nord Europa fino al Mar Baltico
Dopo l’Atlantico sarà la volta del Nord Europa, dove la Vespucci raggiungerà il Mar Baltico, circondato dalla Penisola scandinava, dall’Europa centrale e orientale e dalle Isole danesi. Un’occasione speciale per tutto l’equipaggio, e soprattutto per gli allievi a bordo.