Roberta Martin: Presidente Com.It.Es. E' con gli italiani e per gli italiani che vivono e lavorano a Barcellona

Intervista di Paola Pacifici

Presidente del Com. It.Es. Barcellona, Comitato Italiani Estero, che cos’è?

Il Com.It.Es. di Barcellona è un organismo rappresentativo degli italiani residenti all’estero, istituito per tutelare i loro diritti e favorire il dialogo con le autorità diplomatico-consolari. Opera nella circoscrizione consolare di Barcellona, che comprende la Catalogna, Andorra, Comunità Valenciana, Aragona, Murcia e le Isole Baleari. Formato da un gruppo di italiani residenti nella circoscrizione, i consiglieri, viene eletto direttamente dai cittadini italiani residenti nella circoscrizione e ha il compito di individuare le esigenze della comunità, promuovere iniziative culturali e sociali, e collaborare con le istituzioni per migliorare la qualità della vita degli italiani all’estero. Si occupa di ascoltare, rappresentare e aiutare i connazionali nei loro bisogni quotidiani, che si tratti di burocrazia, cultura, integrazione o sostegno sociale. Il Com.It.es opera in modo volontario attraverso le Commissioni di lavoro istituite ed è rappresentato da un Presidente. Farne parte lo considero un privilegio e allo stesso tempo una grande responsabilità perchè siamo al servizio dei nostri connazionali.

Quanti italiani che lavorano e vivono in Barcellona, e che tipologia hanno?

Secondo i dati comunicati recentemente dal Consolato Generale d’Italia a Barcellona, la comunità italiana residente ed iscritta all’Aire nella circoscrizione conta più di 150.000 persone. Nello specifico, la città di Barcellona conta con circa 80.000 residenti ed iscritti all’Aire, un numero in constante crescita. Barcellona è una delle mete preferite da nostri connazionali che Vi cercano opportunità lavorative, grazie al suo dinamismo economico e alla qualità della vita. La comunità italiana a Barcellona è numerosa, variegata e con grande capacità di integrazione , opera sia nell’ambito pubblico come pure in quello privato. Per quanto riguarda l’ambito pubblico è inserita nelle varie amministrazioni municipali  e in  primis in quella di Barcellona, la Generalitat della Catalogna, nelle Università, nel settore educativo ,  in quello sanitario assistenziale e in alcune agenzie europee presenti nella città. É vitale nei diversi settori settori lavorativi, tra cui: Turismo e ospitalità (Ho.Re.Ca): Molti lavorano in hotel, ristoranti, bar e agenzie di viaggio, approfittando della forte presenza turistica della città. A questo settore si affiancano le imprese di distribuzione alimentari che sono presenti sul territorio da moltissimi anni. Maritimo. Ricordiamo le linee naviere che collegano Barcellona / Spagna alla nostra Italia. Customer service e call center: Diverse aziende internazionali hanno  le sedi a Barcellona e cercano personale multilingue per l’assistenza clienti. Settore digitale e IT: Barcellona è un hub tecnologico in crescita, con molte startup e aziende digitali che assumono professionisti italiani. Commercio e vendita al dettaglio: Alcuni italiani gestiscono attività commerciali, negozi e import-export. Libera professione e imprenditoria: Molti italiani avviano attività proprie, soprattutto nel settore della consulenza, del design e della comunicazione. Terzo settore. A Barcellona e in tutta la circoscrizione sono presenti associazioni di italiani che operano da molto tempo e sono al servizio della nostra comunità.

Quali sono i problemi che un italiano incontra e  voi in che che cosa e come siete di supporto?

Gli italiani che si trasferiscono a Barcellona possono incontrare diverse difficoltà legate ad ottenere le informazioni specifiche per espletare tutte le formalità burocratiche come il Nie, la residenza o gestire le pratiche fiscali che li riguardano. Non solo, devono mantenere le formalità richieste dall’Italia a qualsiasi connazionale che risiede in Spagna come: iscriversi all’Aire, rinnovare  i propri documenti identificativi che, spesse volte, richiedono tempi lunghi. L’aumento della nostra comunità  nella circoscrizione ha messo sotto pressione il Consolato, causando ritardi nei servizi come il rinnovo dei documenti, quindi il Com.It.ES è di valido aiuto per il disbrigo informativo previo all’accesso  dei servizi consolari. Inoltre, oggigiorno, non sempre è facile per i nostri connazionali che si trasferiscono trovare un impiego stabile, soprattutto senza una buona conoscenza dello spagnolo o del catalano e una adeguata preparazione professionale. Gli italiani hanno bisogno anche di capire come funziona l’assistenza sanitaria pubblica locale e, ottenere la tessera sanitaria può essere un ostacolo iniziale. Per ultimo, adattarsi alla cultura locale e creare una rete di contatti può richiedere tempo. In tal senso, Il Com.It.Es. di Barcellona è un punto di riferimento importante e di supporto informativo e di orientamento per poter aiutare i nostri connazionali ad integrarsi meglio nella società locale di accoglienza. È fondamentale la collaborazione del Com.It.Es con il Consolato, si lavora per migliorare l’accesso ai servizi consolari e per segnalare le problematiche della comunità.  Non solo, il Com.It.Es di Barcellona collabora moltissimo con gli altri Comitati degli italiani presenti in Spagna. Precisamente, con il Com.It.Es di Madrid e il Com.It.Es di Arona presente nelle Canarie. Si collabora moltissimo con i patronati presenti a Barcellona ed attivi in tutta la circoscrizone. Si partecipa anche ad incontri culturali ed informativi per favorire l’integrazione e il networking tra connazionali. Durante il mese di maggio, abbiamo partecipato a quattro incontri che si sono svolti a Barcellona, a Murcia e  Sagunto.

I rapporti del Com.it.es con le istituzioni spagnole quali?

Il Com.It.Es. di Barcellona mantiene rapporti istituzionali con diverse realtà spagnole per favorire l’integrazione della comunità italiana e promuovere iniziative culturali, sociali ed economiche, nello specifico, con il Comune di Barcellona e la Generalitat della Catalogna, Istituzioni culturali , università e soprattutto con le associazioni presenti in tutta la circoscrizione di Barcellona. In tal senso riusciamo a rappresentare al meglio  la comunità italiana e creare opportunità di crescita e di collaborazione.

Quali iniziative avete fatto e che farete fino a fine anno?

Le iniziative sono state varie, alcune anticipate anteriormente, ma soprattutto le più importanti sono quelle che sono state portate avanti e si continuerà a fare insieme al Consolato, alcune, interessano i cittadini italiani residenti lontano da Barcellona. Una delle più interessanti è stata quella di proporre delle visite itineranti di un funzionario consolare per il rinnovo del passaporto e in determinate aree della circoscrizione di Barcellona. È stata utile per permettere il rinnovo dei documenti e ad avvicinare l’istituzione consolare a questi connazionali che risiedono molto lontano dalla Sede del Consolato. Inoltre, si è sempre attivi e continui nell’informare i cittadini mediante note pubblicate nelle reti sociali. Abbiamo in programma altre attività di carattere socioculturale e le faremo conoscere più avanti. Si collabora moltissimo con i patronati presenti a Barcellona.

Il Com.It.Es. e i giovani, quanto i social sono utili per voi?

I social media sono uno strumento fondamentale per il Com.It.Es. di Barcellona nel coinvolgimento dei giovani italiani all’estero. Soprattutto attraverso le piattaforme come Facebook ed Instagram, il Com.It.Es. di Barcellona riesce ad informare, condividendo aggiornamenti sui servizi consolari, eventi ed iniziative culturali. Ci aiuta a creare dialogo dove i  giovani ,e non solo, possono esprimere le loro esigenze e partecipare attivamente ma, soprattutto, le reti sociali aiutano a integrare le persone appena arrivate a orientarsi nella burocrazia spagnola, accedere ai servizi consolari e trovare risorse per la loro vita quotidiana. Le reti sono un valido aiuto per diffondere contenuti che rafforzano il senso di comunità e l’identità italiana all’estero.

Presidente, lei da molti anni in Spagna, a Barcellona con le sua famiglia, il marito Gianni  ed il figlio Francesco, è anche una professinista nel campo di consulente finanziara e fiscale per le aziende?

Da molti anni vivo a Barcellona con la mia famiglia, mio marito Gianni e mio figlio Francesco. Questa città è diventata la nostra casa, un luogo in cui abbiamo costruito radici, intrecciando esperienze personali e professionali. La mia attività di consulente finanziaria e fiscale mi ha permesso di affiancare tante aziende, imprenditori e professionisti, aiutandoli a comprendere le dinamiche economiche e a trovare le migliori strategie per operare con successo in Spagna. Essere al fianco di chi investe, crea e lavora mi ha fatto capire quanto sia importante avere punti di riferimento solidi quando si vive all’estero. Questo stesso spirito guida il mio impegno nel Com.It.Es. di Barcellona, dove, ogni giorno insieme ai consiglieri, mi dedico a rappresentare la comunità italiana, ascoltando le sue esigenze e lavorando per rafforzare i legami con le istituzioni locali. Credo fermamente che l’Italia all’estero non sia solo una realtà numerica, ma una forza viva, fatta di persone con storie, sogni e sfide.

Ma lei ha anche fondato “DESYAM”che cos’è e perchè?

L’Associazione DESYAM, fondata agli inizi del 2014, nasce con l’obiettivo di promuovere una società più inclusiva, equa e impegnata all’interno dell’Unione Europea. La sua missione si basa su diversi principi fondamentali e che sono: Cittadinanza attiva, sviluppo educativo e socioeconomico, favorire l’uguaglianza tra donne e uomini, sostenere i progetti imprenditoriali femminili, promuovere attività che favoriscano l’integrazione, la comunicazione e la consapevolezza sociale. In parole semplici, DESYAM si occupa di inclusione sociale, sostegno alle donne e sviluppo economico, cercando di rendere il mondo un posto più giusto per tutti. L’obiettivo è semplice: aiutare, connettere e creare opportunità reali per le persone. Tra i vari progetti importanti e che riguardano le donne, ci sono due premi: Donne che ce l’Hanno Fatta e il Primo Premio Europeo alle Imprese Femminili. La consegna del riconoscimento rappresenta un momento  speciale e di felicità condivisa tra chi consegna il premio, la premiata e il pubblico presente. 

Quanta Italia ed in che cosa c’è nella sua casa e nella vita di tutti i giorni?

Nella mia casa e nella mia vita quotidiana, l’Italia è ovunque. È nei gesti, nelle abitudini, nei sapori, le letture e nei valori che mi accompagnano ogni giorno. C’è Italia nella cucina, perché i piatti tradizionali non mancano mai, un buon caffè al mattino, la pasta preparata con cura, i dolci che riportano ai ricordi di famiglia. C’è Italia nelle tradizioni, nelle festività celebrate con un tocco di casa, nei piccoli riti quotidiani che tengono vivo il legame con le radici. Ma l’Italia è soprattutto nel mio modo di pensare e di vivere: nella passione con cui affronto il lavoro, nel calore con cui costruisco rapporti, nella creatività che guida ogni progetto. Anche se vivo a Barcellona, l’identità italiana è una parte di me che porto ovunque, che si intreccia con la realtà in cui mi trovo e che mi permette di essere sempre legata alla mia terra. Dop molti anni che vivo all’estero credo di non aver perso il senso di appartenenza al mio paese e allo stesso tempo, qui a Barcellona, mi sento a casa.

Parlando d’Italia, giorni fa è stato il “2 GIUGNO” FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA e il Com.It.Es come è stato presente?

Il 2 giugno 2025, Il Com.It.es di Barcellona è stato presente all’evento organizzato dal Consolato per celebrare la Festa della Repubblica. Durante il mese di maggio che che precedeva la celebrazione, abbiamo partecipato a quattro eventi, uno organizzato dall’Associazione AHM Club Pescatori a canna a Sagunto, uno dall’associazione degli italiani a Murcia, presente era il nostro Consigliere Sergio Cani che è anche il responsabile della Commissione territorialità e, gli altri due, qui a Barcellona, uno  organizzato dall’Associazione ASERES e l’altro insieme alla Comunità Cristiana Italiana. Ricordo che come ogni anno e precede la celebrazione della Festa della Repubblica Italiana, il Consolato insieme alla Camera di Commercio Italiana a Barcellona organizza il Taste-It, un evento culturale ed enogastronomico di rinomato prestigio, anche l’edizione di quest’anno ha accolto moltissime persone.

Presidente, un suo messaggio per  gli italiani che vivono e lavorano a Barcellona?

Care e Cari Connazionali, vivere all’estero significa costruire una nuova casa, mantenendo sempre vivo il legame con le nostre radici. Siamo una comunità vitale, ricca di talento, passione e impegno, che ogni giorno contribuisce a rendere più forte e presente l’Italia a Barcellona e in Spagna e Noi ne siamo i migliori ambasciatori. Il percorso di ognuno di Noi è fatto di sfide e opportunità, e il Com.It.Es. di Barcellona è qui per ascoltare le vostre esigenze e per rappresentare la voce di chi lavora, studia, cresce e sogna in questa città. L’Italia non è solo un luogo geografico: è un insieme di valori, cultura e spirito di iniziativa che portiamo con noi, ovunque andiamo. A chi guida imprese, a chi costruisce il proprio futuro con sacrificio, a chi si impegna nel sociale e a chi semplicemente cerca una rete di connessione, voglio dire che non siete soli. L’impegno del Com.It.Es. è quello di essere un appoggio informativo  in modo che ogni italiano qui  si possa integrare  e si senta parte di qualcosa di più grande.  A tutte le istituzioni italiane, ai rappresentanti della nostra comunità, ricordo che il Com.It.Es. è un punto di riferimento per un dialogo costruttivo e per un’Italia più unita, anche fuori dai confini nazionali. Collaboriamo affinché gli italiani della circoscrizione di Barcellona ricevano il riconoscimento e il sostegno che meritano. Grazie a ciascuno di voi per l’energia, la determinazione e l’amore per il nostro Paese. Insieme, possiamo continuare a far sentire la voce dell’Italia nella circoscrizione di Barcellona e in Spagna, con orgoglio e responsabilità. Grazie.